Sanità - 11 gennaio 2025, 14:38

PFAS, entro gennaio i primi esiti dei prelievi effettuati a dicembre

L’assessore Riboldi: "Andiamo avanti con determinazione con la ferma volontà di tutelare in ogni modo la salute dei cittadini"


Sono previsti entro la fine di gennaio i primi esiti dei campioni di sangue raccolti durante il Biomonitoraggio avviato a Spinetta Marengo: proprio in questi giorni, infatti, sono in fase di conclusione le analisi presso il laboratorio di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale dell’AOU Città della Salute di Torino.

In questa prima fase, che si è svolta dal 23 novembre al 13 dicembre, sono stati effettuati 135 prelievi utili per testare l’organizzazione del sistema, il coordinamento con il laboratorio analisi di Torino e l’adesione al biomonitoraggio, che si è svolta attraverso contatti telefonici ai residenti nella fascia fino a 500 metri dallo stabilimento, sorteggiando la lettera iniziale del cognome da cui partire.

«Nel pieno rispetto delle tempistiche proseguiamo senza sosta con il biomonitoraggio – ha sottolineato l’assessore Federico Riboldi – Come ho sempre ribadito, l’attenzione rimane alta e lo stiamo confermando con questo importante studio. Finora, è sempre bene ribadirlo, non si sono riscontrati i dati allarmanti registrati per esempio in Veneto, ma nonostante questo l’impegno è massimo proprio per esser pronti a ogni eventualità, così come dimostrato con il campionamento continuo delle acque. Quindi andiamo avanti con determinazione con la ferma volontà di tutelare in ogni modo la salute dei cittadini di Spinetta Marengo e del territorio che la circonda».

Gli operatori dell’Asl AL hanno contattato in tutto 388 persone e fissato 200 appuntamenti: 65 persone, pur avendo aderito telefonicamente e fissato l’appuntamento non si sono presentate. Chi si è presentato è stato informato sulla natura dello studio, ha espresso i relativi consensi alla privacy e al trattamento dei dati e ha ricevuto una lettera da consegnare al medico di famiglia per segnalare la propria adesione allo studio. Dopodiché è stato effettuato il prelievo sul mezzo mobile e, attraverso un questionario, sono stati raccolti dati relativi agli stili di vita, all’alimentazione e all’attività lavorativa. 

Appena i risultati saranno disponibili la task force regionale coordinata dall’assessore Riboldi sarà convocata per una valutazione dei risultati in forma aggregata e per proseguire con il lavoro in corso per la definizione della presa in carico dei soggetti esposti alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). Contestualmente è previsto un nuovo incontro pubblico in cui i primi risultati saranno presentati alla popolazione e saranno illustrate le modalità di adesione al biomonitoraggio per tutti coloro che risiedono entro i 3 chilometri dallo stabilimento.

Sono ventuno i componenti del gruppo di lavoro regionale per la gestione e la presa in carico dei soggetti esposti alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). La task force è articolata in una Commissione tecnica, a cui sono attribuiti compiti di valutazione delle attività di monitoraggio e di collaborazione alla gestione dei rapporti con i cittadini e le associazioni, e una Commissione clinica, che si occuperà invece degli approfondimenti sul profilo tossicologico dei PFAS finalizzati alla definizione di un percorso diagnostico-terapeutico per i soggetti maggiormente esposti alle sostanze perfluoroalchiliche.

A farne parte, nello specifico sono:

Commissione tecnica

    • Fabrizio Priano – componente della Segreteria dell’Assessore alla Sanità – con funzioni di Coordinatore della Commissione

    • Enrico Bergamaschi – Direttore SCDU Medicina del Lavoro dell’AOU Città della Salute e delle Scienze di Torino presso la sezione di Medicina del Lavoro - Tossicologia ed Epidemiologia Industriale del Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche dell'Università degli Studi di Torino

    • Francesco Marchitelli – Direttore generale ASL AL

    • Valter Alpe – Direttore generale AOU di Alessandria

    • Antonio Maconi – direttore del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI) dell’AOU di Alessandria

    • Emanuela Palermo – funzionario direzione regionale Sanità

    • Bartolomeo Griglio – dirigente Settore “Prevenzione, sanità pubblica, veterinaria e sicurezza alimentare” della direzione regionale Sanità

    • Paolo Platania – dirigente della Direzione Ambiente Viabilità 1 della Provincia di Alessandria

    • Elena Biorci – responsabile del Servizio “Energia e tutela della qualità dell’aria” della Provincia di Alessandria

    • Gugliemo Pacileo – Direttore ff Struttura Governo Clinico Qualità e Ricerca ASL AL e Direttore CeSIM - DAIRI AOU AL / ASL AL

    • Mariasilvia Como - giornalista pubblico DAIRI - AOU di Alessandria

Commissione clinica

    • Luigi Castello – direttore della SCDU Medicina Interna dell’AOU di Alessandria con funzioni di Coordinatore della Commissione

    • Marinella Bertolotti – Dirigente di Epidemiologia Clinica e Biostatistica – DAIRI di Casale Monferrato – ASL di Alessandria

    • Francesca Pollis - Direttore della Struttura di Medicina Trasfusionale dell’AOU di Alessandria

    • Marco Gallo - Direttore di Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell’AOU di Alessandria

    • Marco Quaglia - Direttore della SCDU Nefrologia e Dialisi dell'AOU di Alessandria

    • Gianfranco Pistis – Direttore di Cardiologia dell’AOU di Alessandria

    • Francesco De Rosa - Direttore SCDU Malattie Infettive dell’AOU Città della Salute e della Scienza

    • Maura Rossi – Direttore di Oncologia dell’AOU di Alessandria

    • Andrea Secco – Dirigente Medico della Pediatria AOU di Alessandria

    • Enrica Migliore – Dirigente presso il Centro di riferimento per l’epidemiologia e la prevenzione Oncologica in Piemonte dell’AOU Città della Salute e della Scienza Torino

I compiti della task Force

Tra i compiti della Task Force ci sono quelli di:

    • elaborare una strategia per valutare l’effettivo livello di contaminazione delle fonti di approvvigionamento idrico e degli alimenti che rappresentano la principale via di esposizione dei cittadini ai PFAS

    • definire un piano di attività per ampliare il numero di cittadini sottoposti a controllo per verificare il livello di PFAS nel sangue al fine di individuare le aree dove sia effettivamente presente una maggiore esposizione dei cittadini a queste sostanze

    • elaborare un piano di attività per la presa in carico degli esposti alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche mediante la collaborazione e il coordinamento interdisciplinare tra le diverse professionalità coinvolte

    • stabilire un percorso diagnostico terapeutico che i soggetti maggiormente esposti alla contaminazione da PFAS dovranno seguire e di approfondire il profilo tossicologico e l’impatto sull’organismo umano delle sostanze perfluoroalchiliche

Sul sito della Regione Piemonte è invece disponibile il protocollo integrale e maggiori informazioni sull’inquinamento da PFAS e sulle attività di monitoraggio e limitazione del rischio: www.regione.piemonte.it/pfas. 

comunicato stampa