Cultura e spettacoli - 10 gennaio 2025, 10:08

Fare il rider a Torino, ecco il film prodotto e girato dai rider che ne racconta le condizioni di lavoro

"Radiorider" è un cortometraggio scritto e diretto dal rider regista Moein Asadi, che ha ripreso e intervistato alcuni colleghi

Claudio pedala a Torino, portando sulle spalle un pesante zaino pieno di pizze, hamburger o sushi, ed è uno scultore. Claudio è un rider ed è il protagonista del cortometraggio "Radiorider", un film scritto, girato e prodotto da fattorini torinesi. Un'opera per mostrare il proprio mestiere, parlare delle condizioni di lavoro e tenere i riflettori accesi su questa professione che, dopo un iniziale interesse, ha progressivamente perso visibilità nell'opinione pubblica.

Il cortometraggio è stato mostrato a fine dicembre alla bocciofila Rami Secchi di Vanchiglietta, insieme alle sculture realizzate da Claudio. Da allora, l'autore del film Moein Asadi sta cercando di fissare altre proiezioni. Anche Moein è un rider, oltre che regista. Nato a Neyshabur in Iran, è in Italia dal 2009: prima a Roma per studiare cinema, poi dal 2021 vive a Torino. "Radiorider potremmo definirlo un docufiction - spiega - Ci sono due parti in parallelo: la finzione col protagonista Claudio e la parte di intervista di Francesco. Ho voluto utilizzare due registri diversi per evidenziare le due parti. Questo episodio è una sorta di prologo, una prima parte, e spero che riusciremo a continuare".

Il corto mostra alcune delle insidie che caratterizzano il lavoro in bicicletta: lo zaino pesante, i binari del tram, le ruote bucate e, ovviamente, la pioggia, in evidenza nella scena finale. Le scene sono girate nelle strade di Torino, si riconoscono chiaramente via XX Settembre, via Giulia di Barolo, Piazza Castello e corso Giulio Cesare. Al lavoro di rider Claudio alterna quello di scultore e artista, non vuole essere identificato solo come "rider", pedala col grembiule sporco di gesso. Ma nel film non ci sono spiegazioni, tutto è raccontato per immagini e pensieri. Gli unici chiarimenti sono lasciati alle parole di Francesco, intervistato con la classica tecnica documentaristica del "talking head". Francesco, oltre che rider, è delegato sindacale e studente e parla della condizione lavorativa dei fattorini, che sono corrieri ma non inquadrati come tali. Vuole fare passare il messaggio alla base del film: perché è importante parlare di questo lavoro.

Il cortometraggio è disponibile a questo link ( https://vimeo.com/1028355339).