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Politica | 09 gennaio 2025, 10:19

Fissolo (Moderati): "Alle Universiadi incontri sull'Europa. Torino punti ad organizzare un'Expo dei Consolati"

"Ad inizio 2025 presenterò una delibera che chiede di mantenere la riduzione massima dell’Imu per i proprietari che affittano ad universitari di fuori Torino"

Simone Fissolo

Simone Fissolo

Dal 13 al 23 gennaio la nostra città sarà il centro del mondo sportivo ed accademico con i Torino 2025 FISU Games. In piazza Castello sarà allestito il Fisu Village, dove sono previsti incontri gratuiti, anche con uno sguardo rivolto all’Europa: ne parliamo con il capogruppo comunale dei Moderati, Simone Fissolo.

Dal 10 al 22 gennaio all’interno dell’Igloo si terranno una serie di eventi culturali. Nel dettaglio tre Paesi dell'UE, oltre la Cina, – Danimarca, Francia e Romania – organizzeranno diversi appuntamenti. Insieme a loro, ed ad altri, ci saranno anche cinque enti internazionali: il CIF dell'OIL, l'ETF, l'ESCP, Gariwo e la Città di Torino.

Nella sua attività politica quotidiana, l’Unione Europea diventa sostanza?

Sì. Tutti i cambiamenti di Torino, dalla riqualificazione delle scuole a quella dei parchi, come il Valentino, sono merito dei fondi europei per la ripresa dalla pandemia che ha fermato tutte le città, compresa Torino. Il mio background è legato alle Scienze Internazionali e sento il bisogno di sottolineare che Torino cambia grazie all'Europa. Per di più, è proprio il mio compito, infatti, dopo essere stato eletto in Sala Rossa, sono diventato con nomina del sindaco Stefano Lo Russo consigliere Belc per la Città di Torino.

Questo cosa implica?

Appartengo ad una rete di consiglieri locali europei, che collaborano con la Commissione europea per avere informazioni immediate e certe sulle politiche europee per poterle poi comunicare sul territorio. Quindi, come consigliere comunale di questa rete sento il bisogno di ricordare il legame speciale che Torino ha con il resto del mondo, "centro d'Europa" come ricordava il sindaco Peyron.

A Torino ci sono 50 Consolati attivi di cui 3 generali.

Sì. Ogni anno a giugno a Lione si tiene una grande Festa dei Consolati, un evento aperto a tutti che riunisce 68 Paesi. Sul modello di quanto viene fatto in Francia mi piacerebbe che Torino fosse in grado di sostenere il lavoro dei Consolati presenti sul territorio e di tutte le istituzioni internazionali e perché no, organizzare un'Expo annuale con i Paesi che arricchiscono con i loro cittadini la vita lavorativa e culturale della nostra città. 

Ricollegandosi alle Universiadi, il Consiglio Comunale ha approvato lo scorso 4 dicembre una sua mozione che chiede di sostenere un appuntamento annuale del Corpo Consolare e di promuovere un appuntamento durante i Torino 2025 FISU Games. 

Il Consiglio fatica ad essere ascoltato dalla Giunta e questo crea indubbiamente uno scollamento tra i cittadini che eleggono i loro rappresentanti e la macchina comunale che viaggia in autonomia. Bisogna però riconoscere l'importanza delle relazioni internazionali che sono frutto di rapporti culturali ed economici che durano negli anni. In questi contesto la mia mozione chiede alla Città di essere motore di aggregazione delle realtà che sul territorio svolgono il lavoro di collegare Torino con il resto del mondo. Penso oggi, per esempio, a quanto sarebbe utile spostare la Fondazione europea per la formazione da Villa Glicini in una struttura del centro cittadino. La sua visibilità è direttamente proporzionale alla nostra visibilità.

Ci sono anche dei risvolti economici?

Una città che si impegna attivamente nel campo delle relazioni internazionali acquisisce una maggiore visibilità e influenza sulla scena globale. Ciò può portare a un maggiore interesse da parte degli investitori, dei turisti e dei partner internazionali. Ogni volta che parte una delegazione da Torino o ne riceviamo una straniera sono presenti le Camere di Commercio a dimostrazione di quanto questi incontri siano importanti. 

I Torino 2025 FISU Games hanno generato proteste degli universitari, dato che una parte delle residenze e mense EDISU saranno destinate all’accoglienza degli atleti e delegazioni.

Nel 2023 nel capoluogo piemontese sono stati 3.864 i proprietari di casa che hanno affittato un appartamento a studenti fuori sede e in questo scenario abbiamo circa 50.000 appartamenti sfitti in città. Mi pare che la situazione così non funzioni. Gli studenti sono pagatori e hanno spesso famiglie alle spalle, sono i futuri lavoratori e le future nuove famiglie. I troppi appartamenti sfitti segnalano la paura dei proprietari ad affittare a causa dei tanti morosi e dalla lunghezza delle procedure di sfratto. Una soluzione quindi è quella di incentivare l'affitto agli studenti e di sostenere il loro radicamento in città. A questo fine sto lavorando ad una delibera, che presenterò ad inizio 2025, che chiede di mantenere la riduzione massima dell’Imu per i proprietari che affittano ad universitari di fuori Torino e che, successivamente alla stipula del contratto di locazione, hanno bisogno di fare richiesta di residenza nella nostra città.

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