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Cultura e spettacoli | 08 gennaio 2025, 19:53

La Sad, la tappa dell'ultimo tour a Venaria: "A Torino bella scena per la musica underground e punk" [INTERVISTA]

Il concerto sabato 11 gennaio al Teatro Concordia: "Periodo di fuoco per noi, ma siamo riusciti a portare il nostro messaggio di speranza al pubblico di tutta Italia. Lavoreremo sui progetti solisti, ma la band proseguirà. Sanremo? Ci torneremmo"

La Sad, la tappa dell'ultimo tour della band a Venaria

La Sad, la tappa dell'ultimo tour della band a Venaria

La Sad sabato 11 gennaio fanno tappa al Teatro Concordia di Venaria prima della momentanea pausa come gruppo. Dopo il successo del Summersad Tour 2024, Fiks, Plant e Theø sono in concerto con SAD È 4LIFE TOUR. 

Abbiamo intervistato Enrico Fonte, in arte Fiks per parlare un po’ del messaggio che portano al loro pubblico e dei progetti futuri.  

Questo è il vostro ultimo tour insieme, dopodiché proseguirete da solisti. Come mai questa scelta a soli quattro anni dalla vostra formazione? Come avete sentito che era il momento di prendere strade diverse? 

“Non nasciamo come tre elementi, poi abbiamo fatto il primo Summersad tour insieme e abbiamo visto che avevamo un riscontro portando un messaggio all’Italia che ancora mancava. La cosa più importante per noi è infondere proprio questo messaggio di uguaglianza, di benessere, far capire alle persone che possono sfogarsi attraverso la musica. Abbiamo deciso di fare questo percorso da solisti, ma come abbiamo detto, La sad non muore, ma continua.”  

Insieme siete un mix generazionale tra millenials e gen z, quali sono i problemi emotivi che uniscono queste generazioni e qual è la vostra formula per una speranza nel futuro? 

“Credo che quello che unisce nelle nostre canzoni è il contenuto di speranza. Le persone che arrivano da problemi impossibili da superare si possono rispecchiare nelle nostre canzoni, rimboccarsi le maniche, sfogarsi con la musica. E forse è questo unisce le persone di tutte le generazioni, tutti stanno nella sad. Siamo uniti da questo sentimento. Il pubblico è la nostra famiglia e con la musica riusciamo a uscirne insieme”.

Raccontare l’odio per parlare d’amore, tenendo presente quest’affermazione, cosa ne pensate della vicenda di Toby Effe?

“Non voglio parlare per conto di altri artisti, ma credo che la musica sia un’arte libera, attraverso la musica si può dire quello che si vuole”. 

L’anno scorso avete partecipato al Festival di Sanremo, come avete vissuto questa esperienza? Ci tornereste da solisti? 

“È stato per noi un fuoco, eravamo nell’occhio del ciclone, ma volevamo portare quello che abbiamo portato su quel palco. L’obiettivo era arrivare a tutta l’Italia e far sì che il Paese non si fermi fermarsi a degli stereotipi. Ci torneremmo volentieri sia da soli, sia come La  Sad”. 

Nel vostro ultimo album avete diverse collaborazioni, considerata la vostra edizione a Venaria, c’è qualche artista di Torino con cui vorreste collaborare in futuro? 

“Torino abbiamo collaborato con i dARI, poi il nostro produttore Moka è torinese, ogni volta che può ci fa iniziare il tour da qui. Mi piace molto questa città, ha una bella scena underground e punk. Mi piacerebbe collaborare con i Bull Brigade”. 

Sogno nel cassetto?

“Fare un ft. con Post Malone, ma anche con i Blink-182”.

Chiara Gallo

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