Scuola e formazione | 08 gennaio 2025, 17:28

Il match tra atenei e scuole medie, l’appello agli universitari: “Diventate tutor e motivatori (a distanza) degli alunni più piccoli” [VIDEO]

È il progetto "In Pari" della Fondazione Ufficio Pio, con Fondazione San Paolo, Unito e Polito per abbattere, digitalmente, le povertà educative delle aree interne. Si punta a 300 candidature volontarie per aiutare 600 ragazzi segnalati da 23 istituti comprensivi

Atenei-scuole medie, l’appello agli universitari: “Diventate tutor dei più piccoli"

Atenei-scuole medie, l’appello agli universitari: “Diventate tutor dei più piccoli"

Un match tra tutee e tutor come arma per affrontare la povertà educativa tra gli alunni delle scuole medie delle aree interne, ma anche per superare le ansie scolastiche e aiutare a ritrovare motivazione e autostima. E nel ruolo di aiutanti, ma anche di motivatori, ci sono gli studenti di Unito e Politecnico che guideranno gli alunni più piccoli a rafforzare le loro competenze. Il tutto tramite la piattaforma online di WeSchool.

A chi è aperta l'iniziativa

L’iniziativa è aperta agli iscritti di qualsiasi corso di laurea, tramite la compilazione di un questionario dove ci si può candidare.

Successivamente avviene il match con il tutee, lo studente delle medie segnalato dai comprensivi delle aree interne della provincia di Torino. Oltre al tutoraggio per i piccoli alunni c’è il sostegno per i costi per device e connessione alla rete internet. In questo modo anche le famiglie diventano destinatarie indirette. Per gli universitari che ambiscono a diventare tutor, una volta fatta richiesta, verrà fatta una breve formazione per ottenere competenze pedagogiche, in collaborazione con le facoltà di Filosofia e scienze umane di Unito, e sulla Child Safeguarding Policy. In tutto questo il rapporto è seguito costantemente da un supervisor di riferimento, segnalato dall’Ente di formazione ENGIM Artigianelli, che supporta continuamente la coppia tutor-tutee. Riguarda gli studenti delle scuole secondarie di primo grado dei comuni della Città Metropolitana di Torino. 

Il progetto "In Pari"

Il progetto si chiama “In pari – Tutoring Online Program” ed è promosso dalla Fondazione Ufficio Pio all’interno della Strategia Education del Gruppo Fondazione Compagnia di San Paolo, nato in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo, la Fondazione per la Scuola e la Fondazione LINKS.

Come è strutturato il tutoring

Un modello di tutoring online uno-a-unotra pari. Gli studenti e le studentesse universitari affiancano ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di primo grado per 3 ore a settimana, per 12 settimane e 36 ore complessive. Il supporto riguarda le materie di italiano, matematica e inglese. Ma l’obiettivo è rafforzare la motivazione, l’autostima e le competenze trasversali degli studenti. Al termine dell’esperienza gli studenti degli atenei torinesi, oltre ad aver sviluppato soft skill, otterranno certificazioni Open Badge.

Come candidarsi

Gli studenti universitari interessati possono candidarsi compilando il questionario online disponibile sul sito ufficiale del progetto. Non è richiesta una preparazione specifica, ma motivazione, entusiasmo, disponibilità a frequentare la formazione, prima online e poi in presenza, a Torino.

Visitare https://www.ufficiopio.it/programmi/volontariato/inpari/ per avere maggiori informazioni, scrivere a inpari@ufficiopio.it o seguire i profili social della Fondazione Ufficio Pio (@fondazioneufficiopio).

Gili: "Guardiamo a un futuro equo, inclusivo e sostenibile"

In pari – Tutoring Online Program” -afferma Marco GilliPresidente della Fondazione Compagnia di San Paolo - si inserisce nel più ampio quadro della Strategia Education del Gruppo Fondazione Compagnia di San Paolo che si propone di promuovere un sistema educativo capace di valorizzare i talenti di bambine, bambini, giovani e adolescenti, con l’obiettivo da un lato di contrastare le disuguaglianze e garantire pari opportunità educative, dall’altro di assicurare in prospettiva le competenze necessarie per una crescita equilibrata del nostro territorio.  Stiamo attuando questa strategia valorizzando le competenze e le esperienze diversificate e complementari che le persone, gli enti e le unità del nostro gruppo hanno maturato negli anni, in stretta partnership con le autorità scolastiche ed accademiche, promuovendo sinergie con istituzioni locali, nazionali e internazionali. Vogliamo costruire un futuro equo, inclusivo e sostenibile, per il nostro territorio che non lasci nessuno indietro”.

Maino: "Un progetto che connette tecnologia e relazioni"

Questo progetto incarna una nuova idea di volontariato che mette al centro il potenziale trasformativo dell’educazione condivisa - è il commento di dichiara Franca Maino, Presidente della Fondazione Ufficio Pio - Gli studenti universitari non solo offrono supporto, ma sviluppano competenze personali e professionali, diventando protagonisti di un cambiamento positivo. In pari punta a trasferire il capitale culturale prodotto nei centri metropolitani-universitari verso gli studenti delle aree interne, dove le risorse educative spesso risultano limitate. Attraverso l’utilizzo della tecnologia, il tutoring online permette di creare relazioni educative significative anche in contesti caratterizzati da scarsità di servizi e stimoli. In pari rientra nelle azioni strategiche della Fondazione Ufficio Pio volte ad allargare la platea di persone coinvolte in azioni di volontariato e abbraccia una visione ampia della comunità educante: attraverso il loro impegno volontario, studenti e studentesse universitari diventano parte attiva di questa comunità, in un’esperienza che unisce cittadinanza attiva e crescita personale. In pari sarà anche oggetto di valutazione da parte delle Università di Harvard e Bocconi, in collaborazione con TOP Lombardia di Fondazione Cariplo, per analizzare l’impatto in termini di risultati ottenuti e di motivazione tra le ragazze e i ragazzi coinvolti” 

Il sostegno degli atenei

Siamo orgogliosi  -  aggiunge Stefano CorgnatiRettore del Politecnico di Torino - di essere una delle parti attive di questo progetto, dando la possibilità ai nostri studenti e alle nostre studentesse di fare un’esperienza di volontariato donando il loro tempo e le loro competenze e al contempo di potersi arricchire dalla relazione diretta con gli studenti e le studentesse delle scuole medie con cui faranno tutoraggio. “In pari” è uno di quei progetti che permette al nostro Ateneo di essere connesso e integrato nella società e nel caso specifico, di dialogare con le giovani generazioni grazie alla passione e all’entusiasmo della nostra comunità studentesca: il modo migliore per renderli protagoniste nei cambiamenti che stiamo vivendo”.

Sosteniamo con convinzione il progetto ‘In pari – Tutoring Online Program’ - afferma Stefano Geuna, Rettore dell’Università degli Studi di Torino - un’iniziativa che rappresenta una sintesi perfetta tra l’impegno accademico e il contributo sociale. Gli studenti e le studentesse del nostro Ateneo avranno l’opportunità di mettere le proprie competenze al servizio della comunità, diventando protagonisti di un’azione concreta contro la povertà educativa e per l’inclusione. Siamo lieti che il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino contribuisca con la formazione dei tutor, a testimonianza del nostro impegno nella costruzione di una comunità educante più inclusiva e solidale”.

23 istituti, 600 studenti. Si punta a 300 volontari

Siamo soddisfatti di presentare oggi - conclude Giulia Guglielmini, Presidente della Fondazione per la Scuola -  insieme ad altri fondamentali attori di questo territorio, In pari: la Fondazione per la Scuola ha contribuito all’avvio del progetto coinvolgendo le scuole interessate ad aderire all’iniziativa e a proporla alle famiglie delle allieve e degli allievi che possono trarre maggior beneficio. Con In pari affianchiamo le istituzioni scolastiche nella promozione di pratiche che promuovano equità nel sistema educativo. Abbiamo coinvolto 23 Istituti Comprensivi delle aree più periferiche della Città Metropolitana, le quali a oggi hanno indicato oltre 600 tra ragazze e ragazzi della scuola secondaria di primo grado, candidati a ricevere l’aiuto di altre e altri studenti più grandi per migliorare il proprio rendimento scolastico”.

Daniele Caponnetto

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