In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Carlo Levi (Torino, 29 novembre 1902 - Roma, 4 gennaio 1975), giovedì 9 gennaio 2025 la sede della Fondazione Giorgio Amendola e dell’Associazione Lucana in Piemonte Carlo Levi ospiterà l’inaugurazione dell’installazione multimediale del Telero Lucania ‘61.
Alla cerimonia di inaugurazione, prevista alle ore 18 in via Tollegno 52 a Torino, sono stati invitati:
Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte
Mimmo Carretta, Assessore del Comune di Torino
Carlo Levi, figura complessa di pittore, scrittore e politico, per tutta la vita condusse una generosa battaglia per la giustizia e la libertà, o - come ebbe a dire - per tutte le “Lucanie del mondo”, ovunque l’uomo fosse mortificato e offeso. Ad Aliano, in Lucania, Carlo Levi fu confinato dal fascismo, quale personalità pericolosa per il regime. Frutto di quella esperienza fu il libro “Cristo si è fermato a Eboli”, capolavoro della letteratura italiana del Novecento, la cui prima edizione usciva nel 1945, 10 anni dopo il suo arrivo in Basilicata. Levi, che non aveva paura della libertà della scrittura, non aveva nemmeno paura della libertà della pittura, assunta essa pure, attraverso il colore, a strumento di lotta e difesa degli umili.
«Realizzato su richiesta di Mario Soldati in occasione delle manifestazioni celebrative per il centenario dell’unità d’Italia, il Telero del ‘torinese del sud’ Carlo Levi rappresenta un vero e proprio viaggio nella questione meridionale» spiega Prospero Cerabona, presidente della Fondazione Giorgio Amendola. La sede di via Tollegno 52 a Torino ospita una copia del Telero, il cui originale è conservato a Palazzo Lanfranchi di Matera. È l’opera pittorica in cui Carlo Levi trasferì su tela i drammi e i volti narrati nel romanzo “Cristo si è fermato a Eboli. Un dipinto che illustra una visione d’insieme sia della poliedrica personalità dell’artista e scrittore, sia del complesso fenomeno dell’emigrazione italiana.
Il 9 gennaio sarà presentata una inedita e unica traduzione del Telero in formato multimediale realizzata da Olo Creative Farm su commissione della Fondazione Giorgio Amendola, all’interno di un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR, Next Generation EU.