Cultura e spettacoli | 07 gennaio 2025, 10:51

Al Polo del '900, l'incontro con Gianni Oliva per la mostra sul Villaggio Leumann

Giovedì 9 gennaio

Al Polo del '900, l'incontro con Gianni Oliva per la mostra sul Villaggio Leumann

L’evento in occasione della mostra su uno dei più originali modelli socio-assistenziali d’Europa in corso al Polo del Novecento.
 
“Il Villaggio sociale di Napoleone Leumann” è il titolo dell’incontro con lo storico e docente Gianni Oliva che si terrà giovedì 9 gennaio (ore 18), al Polo del '900, in Piazzetta Antonicelli a Torino. La conferenza rientra nell’ambito della mostra “Villaggio Leumann, da 150 anni passato e futuro si incontrano”, inaugurata lo scorso 16 dicembre, sempre al Polo del Novecento.


Il Villaggio Leumann di Collegno – dice Carla Federica Gutermann, pronipote dell’industriale cotoniero svizzero Napoleone Leumann che fece costruire quel modello di “città”– fu un progetto socio-assistenziale assolutamente innovativo per quell’epoca. Un’idea filantropica fra le più originali d’Europa che garantiva ai propri dipendenti abitazioni, servizi e ricreazioni: ne derivarono un'identità collettiva forte e un radicato senso di appartenenza, dove la dimensione lavorativa si intrecciava con quella sociale”.


Carla Federica Gutermann - che sulla famiglia Leumann ha scritto un libro: “LEUMANN. Storia di un imprenditore e del suo villaggio modello”, presentato nel 2006 proprio da Gianni Oliva - ha curato la mostra-evento del Polo del 900, insieme a due amiche, Fabrizia ed Alba, e ha lanciato un nuovo modo tecnologico e all’avanguardia di visitare il Villaggio Leumann: da aprile 2025, scaricando sul cellulare la app “LeumApp”, ci si immergerà in una visita emozionale ed immersiva.


Ma non basta. Partendo dal villaggio Leumann ha anche costruito una rete di collegamenti con altri villaggi operai in Piemonte e in Europa: “Mi ha facilitato il fatto – spiega - che a Torino tra fine Ottocento e inizi Novecento si creò una business comunity tra imprenditori d’oltralpe i cui legami furono non solo economici, ma anche familiari. Ho quindi potuto accedere ad archivi privati e ciò ci ha permesso e mi permetterà di fare del Villaggio Leumann il capofila di questa nuova App, inserendo altri villaggi sparsi in Europa e soprattutto in Piemonte. Penso infatti agli Abegg, ai Gütermann di Persona Argentina, di cui porto il nome, ai De Planta della Manifattura di Courgnè , ai Poma, ai Remmert e così via”. Ho promesso a mia madre, Annalisa Leumann, mancata da qualche mese e ultima custode dei segreti e degli aneddoti della storia dei Leumann, di uscire dal “low profile” tipico dell’ alta borghesia piemontese/sabauda e dare al progetto una ventata internazionale”.

comunicato stampa

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