La storia di Torino, come è ormai noto, è arricchita da aspetti misteriosi relativi alla sua appartenenza ai due triangoli di magia bianca e nera, di entrambi i quali la città è uno dei vertici.
Sparsi lungo tutta la sua estensione, sono numerosissimi i luoghi che fanno riferimento a tali tematiche e credenze, in maniera plateale o più celata. Tra questi ultimi ce n'è uno nel cuore della città: il parco della Tesoriera.
Meta giornaliera delle fasce di popolazione più disparate, dai bambini agli adulti e agli anziani esso si popola, nottetempo, di strane presenze, che creano attorno a esso un fitto alone di mistero, dando luogo a una leggenda.
Si narra, infatti, che all'interno del "Giardino del diavolo", giardin del diau in piemontese (così fu "ribattezzato" il parco), nel buio si aggirino due fantasmi.
Il primo è quello di Aymo Ferrero di Cocconato, tesoriere e Consigliere dello Stato Sabaudo nonché primo proprietario di villa Sartirana, l'edificio interno a quell'area verde. Pare che egli fosse stato accusato di furto dal Re Vittorio Amedeo II, che firmò un ordine reale decretante la confisca di tutti i suoi beni, villa compresa. Josephine, la sua amante, atterrita dall'ira dell'uomo, si nascose all'interno di un armadio. Giungendo a quell'abitazione per stanare la coppia, le guardie trovarono il corpo duramente sfigurato del tesoriere sotto la cappa del camino. Egli, quindi, aveva preferito darsi fuoco pur di restare per sempre accanto all'amata e di non sottostare al volere del sovrano. Il corpo della donna, invece, non fu mai più rinvenuto.
Da allora, ogni notte, i due fantasmi sembra vaghino incessantemente: il tesoriere vestito di nero in sella ad un cavallo e Josephine, dai lunghi capelli biondi e vestita di bianco, che seguita a fuggire da lui.
Verità o leggenda, chi può saperlo con certezza?
Ma questa può essere una storia da raccontare nella notte di Halloween in cui, gustando dolcetti o subendo scherzetti si è, giocoforza, un po' più suggestionabili. Del resto, qual è il momento dell'anno ideologicamente più popolato dai fantasmi se non la notte del 31 ottobre?