L’assessore Marrone, insieme ai vertici locali di Fdi, si è recato questo pomeriggio presso la caserma dei Carabinieri Cernaia per manifestare vicinanza alle forze dell’ordine e fare gli auguri di buon lavoro per il nuovo anno.
“La strada indicata dal Ministro dell’Interno non lascia più alibi al Sindaco Lo Russo, il Daspo Urbano, insieme alle nuove norme dell’ultimo decreto sicurezza, è uno strumento irrinunciabile per contrastare i fenomeni di degrado e spaccio e come tale va applicato nelle metropoli a rischio, Torino in testa.- a dichiararlo è l’assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone, primo firmatario della "Proposta di Deliberazione ad iniziativa popolare sul Daspo Urbano" che attualmente resta bloccata in Consiglio Comunale, nonostante le firme delle centinaia di cittadini torinesi che l’hanno sottoscritta.
“Proprio per questo motivo chiederò al Prefetto la convocazione di un tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp), per chiedere conto al Comune di Torino perché mai perseveri a bloccare questa misura altrimenti a disposizione delle forze dell’ordine per fare pulizia in città. Alla luce poi della recente direttiva del Ministero dell’Interno, appare sempre più evidente come l’applicazione del Daspo Urbano rappresenti una scelta di campo chiara. O dalla parte della sicurezza e della legalità o dalla parte delle gang di balordi e spacciatori. Mi auguro che il Sindaco Lo Russo la smetta di esitare solo per accontentare l’ambiguità della sinistra radicale nella sua maggioranza, perché ogni giorno ulteriore di attesa trascina interi quartieri di Torino verso la condizione di banlieue”.
A fine dicembre il ministro dell’interno Piantedosi ha inviato una direttiva ai prefetti per sottolineare l’importanza di individuare aree urbane dove vietare la presenza di «soggetti pericolosi» o con precedenti penali e poterne disporre l’allontanamento. Delle cosiddette «zone rosse» volte a garantire la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini. Il Daspo urbano rende infatti poi possibile per la questura disporre il divieto di accesso dei soggetti pericolosi a una o più delle aree cittadine, prevedendo anche l'arresto fino a due anni in caso di contravvenzioni del divieto.
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