Il 2024 è stato l'anno in cui Moncalieri ha messo in luce la sua grande bellezza, per usare le parole del sindaco Paolo Montagna. Cosa riserverà, invece, il nuovo anno?
"Nel 2025 si chiuderanno i lavori della passerella di corso Trieste, poi quelli per il parco di Lungo Po Abellonio, ma questo sarà anche l'anno dell'apertura, per la prima volta, del parco del Castello Reale. Sempre per continuare a mettere in luce le nostre eccellenze, per lanciare la volata di Moncalieri capitale italiana della cultura 2028".
A questo proposito, Moncalieri si aspetta il sostegno di Torino e della Regione? Da soli sarebbe durissima pensare di vincere...
"La bellezza è una competizione virtuosa. Io penso che Torino sia fondamentale per costruire una candidatura in grado di essere vincente. Per questo, ho chiesto ed ho già ottenuto dal sindaco Lo Russo l'impegno a costruire insieme un pezzo del nostro dossier, che presenteremo poi a Roma al ministero, ma ho avviato contatti anche con la Regione, avendo incontrato nei giorni scorsi anche il presidente Cirio per avere il suo sostegno. Vorrei che Moncalieri fosse la candidata di tutto il Piemonte: sottolineo che la nostra regione, mai nella storia, ha avuto la capitale italiana delle cultura. Se ci mettiamo tutti insieme e facciamo squadra, abbiamo le carte in regola per farcela".
Il prolungamento della metro fino a Moncalieri e Nichelino è un obiettivo possibile, almeno nel lungo periodo?
"Questo deve essere un obiettivo di lunga gittata, magari imparando da parte degli amministratori di Torino Sud a fare lobby come hanno saputo fare quelli della zona Ovest. E lo dico senza spunti polemici, è una qualità quella di saper ottenere dei risultati per i propri territori, dialogando al meglio con l'amministrazione regionale quando non direttamente con Roma e il Ministero delle Infrastrutture. Per intanto siamo in grave ritardo, si può ancora recuperare e vincere la partita, ma bisogna avere anche un piano B, più praticabile, e lavorare per realizzare almeno questo".
Il riferimento è al sistema generale dei trasporti?
"Serve un migliore, più veloce ed efficace collegamento dei territori con la metro. Usiamo meglio quello che c'è, intanto, nell'ottica di rafforzare i servizi e i trasporti, in accordo con Gtt. Bisogna migliorare i collegamenti con le borgate e le zone più periferiche, per rendere più semplice per molte persone andare al lavoro senza dover fare attese lunghissime".
La fine dell'anno ha segnato incidenti e problemi un pò dappertutto, a Moncalieri invece due gravi fatti di cronaca. Questa è una città sicura?
"Mentre le indagini vanno avanti, questo è il momento del silenzio e del rispetto del dolore. A me comunque non piace usare il termine sicurezza, io preferisco parlare di protezione delle persone: non è solo un sinonimo, ma esprime una differenza sostanziale rispetto a certi slogan della destra. Cura delle persone vuol dire più luci accese, animare una piazza, creare le condizioni perché le persone si sentano libere, dai bambini ai nonni, di usare certe aree. Senza per questo dimenticare gli strumenti più tradizionali: penso alla videosorveglianza, che abbiamo incrementato, penso alla Polizia locale, che oggi conta più di 50 agenti, penso alle operazioni notturne e ai controlli nelle zone della movida, utilizzando anche il gruppo cinofilo.
Ma se insieme alla scure della repressione, dell'arresto o della sanzione non mettiamo anche un'azione di educazione civica, di cura dei luoghi, facendo capire che il bene comune è anche un bene proprio, non ci saranno mai telecamere e vigili a sufficienza".