Cronaca | 04 gennaio 2025, 07:10

Barili, macerie e serramenti: il rio della Manifattura Tabacchi trasformato in una pattumiera

Il laghetto che costeggia il parco soffoca tra i rifiuti. La Circoscrizione 6: “Impedire l’accesso alle auto”

Il rio della Manifattura Tabacchi trasformato in una pattumiera

Il rio della Manifattura Tabacchi trasformato in una pattumiera

Il vecchio canale che scorre accanto alla Manifattura Tabacchi e all’ex Fimit del quartiere Regio Parco continua a essere una immensa discarica a cielo aperto.

Nonostante la rimozione dell’area barbecue dal parco Confluenza, chiesta a gran voce dai cittadini visto lo stato di degrado e gli atti vandalici, i problemi relativi allo scarico di rifiuti non si sono mai fermati. Basta fare un giro al fondo di via Rossetti per capire come l’emergenza sia ancora totale.

Pneumatici e barili

Trolley, passeggini, barili, serramenti, pneumatici, vestiti e sacchi pieni di macerie edili, abbandonati lungo il canale, stanno contaminando l’intera area circostante il parco. Nel mirino gli incivili che da queste parti sfruttano il fattore buio per fare il bello e il cattivo tempo.

Hanno inquinato tutta la zona, è uno schifo”, affermano i residenti, sottolineando la gravità della situazione che coinvolge non solo le acque del rio ma anche il fiume Po.

Chiudere l’accesso al rio

Nonostante i new jersey posizionati in passato al fondo di via Rossetti, i rifiuti continuano a essere abbandonati rendendo il problema irrisolto. A lamentarsi, e a chiedere una pulizia dell’intera area, è la coordinatrice all’Ambiente della Circoscrizione 6, Giulia Zaccaro, che ha espresso il suo profondo disgusto per la situazione. “Siamo profondamente amareggiati. Bisogna trovare un modo per fermare queste persone che stanno causando danni enormi”.

L’obiettivo è impedire alle auto di accedere alla piazzola. “Proveremo a far chiudere gli accessi, solo così restituiremo il rio al quartiere”.

Philippe Versienti

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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