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Nichelino-Stupinigi-Vinovo | 01 gennaio 2025, 12:36

Cassonetti vandalizzati, monopattini ed estintori bruciati: Nichelino fa di nuovo i conti con gli incivili di Capodanno

Il pronto intervento di carabinieri e Vigili del fuoco ha evitato che la situazione degenerasse. Mentre divampano le polemiche politiche

Nichelino fa di nuovo i conti con gli incivili di Capodanno

Nichelino fa di nuovo i conti con gli incivili di Capodanno

Per il terzo Capodanno di fila Nichelino fa i conti con gli incivili e coloro che si divertono a rovinare la cosa pubblica. Piazza Di Vittorio, il cuore della città, è stata devastata da bande di vandali, che si sono impadronite della piazza di fronte al Municipio.

Cassonetti vandalizzati, monopattini ed estintori bruciati

Cassonetti vandalizzati, monopattini ed estintori bruciati, sacchetti dei rifiuti gettati a terra: è il bilancio finale di una triste realtà che si è ripetuta di nuovo, con i carabinieri intervenuti sul posto insieme ai Vigili del fuoco. Sull'accaduto dura la presa di posizione del M5S: "Un anno può succedere, due è grave, ma tre di fila significa fregarsene... Siamo stufi di sentir parlare di indignazione del giorno dopo, quando ormai il danno è fatto. Il sindaco ha il dovere di garantire la sicurezza dei cittadini. Non è accettabile che ogni anno la città sia abbandonata a bande di incivili, mentre Tolardo si limita a fare proclami vuoti". I pentastellati denunciano l'assenza del presidio fisso che era stato annunciato, mentre hanno ringraziato i Vigili del fuoco per la prontezza del loro intervento e i carabinieri, che sono riusciti a disperdere i protagonisti della devastazione.

Tolardo replica alle accuse del Movimento 5 Stelle

"Il presidio c'era, i carabinieri c'erano, oltre ad alcuni assessori, in primis Verzola", ha replicato il sindaco Giampiero Tolardo. "Il problema è di natura culturale, visto che problemi e incidenti si sono regisrati anche a Torino e in altre realtà della cintura. Non è un fatto che riguarda solo Nichelino". Il primo cittadino ha detto di voler aspettare "i risultati delle ultime telecamere che abbiamo installato. Alcuni ragazzi erano stati identificati già preventivamente, ma con alcuni carabinieri che devono fare i conti con una banda numerosa... Non si può mettere l'esercito per presidiare la piazza, non è pensabile, servono risorse che non ho, ma per l'anno prossimo qualcosa di più vedremo di fare e di organizzare. Ma che nessuno dica che non c'erano le forze dell'ordine, sono stato in costante contatto con la tenenza dei carabinieri fino alle 5 della mattina"

"Il disagio di gruppi di ragazzi non riguarda solo Nichelino"

E adesso, mentre si fa la conta dei danni, è già il tempo di guardare al futuro: "Per il nuovo anno dovremo riorganizzare il sistema degli eventi e recuperare qua e là risorse che potranno essere utilizzare durante la notte di Capodanno. Ma mi sento di dire che quest'anno è successo di più di quanto era capitato nel 2024 ma molto meno di quello precedente. E il tema del disagio sociale di alcuni ragazzini è purtroppo un fenomeno diffuso", ha concluso Tolardo.

Anche l'assessore Fiodor Verzola ha denunciato quanto accaduto: "Siamo arrivati all’ennesimo Capodanno e, ancora una volta, ci troviamo a fare i conti con un problema che sembra insormontabile. Ogni anno speriamo nel buon senso delle persone, ma sappiamo bene che non basta: sembra quasi di trovarsi nel film La notte del giudizio, dove per un giorno si sospendeva la democrazia e ognuno si sentiva autorizzato a compiere qualsiasi atto".

"È evidente che nessun comune può contenere un fenomeno con numeri così elevati. Anche con gli strumenti più rigidi, il controllo sarebbe comunque insufficiente. E qui emerge il vero problema perché non si tratta solo di far rispettare i divieti, ma di cambiare profondamente la cultura di questo Paese. Un cambiamento che richiederà decenni di impegno e un enorme investimento culturale, a partire dalle scuole", ha concluso Verzola. "Accendete il cervello, non i botti. Perché il rispetto e il cambiamento iniziano da noi".

Massimo De Marzi

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