La crisi dell'auto colpisce anche Moncalieri e dopo i sussurri e le grida delle settimane scorse ora è diventato ufficiale: gli11 dipendenti della 'Omi Group' hanno ottenuto un incentivo all’esodo di 12.500 euro ciascuno, a seguito di una lunga trattativa sindacale.
La decisione di trasferire tutto a Salerno
L’azienda, specializzata nella produzione di componenti meccaniche e plastiche, tra cui pezzi destinati ai paraurti Ferrari, aveva comunicato a novembre l’intenzione di chiudere lo stabilimento, proponendo il trasferimento del personale a Salerno, a circa 900 chilometri di distanza.
Una decisione che ha rappresentato un duro colpo per il tessuto sociale ed economico del territorio, scatenando la reazione dei sindacati Fim, Fiom e Uilm, che hanno denunciato quella che consideravano una forma di "licenziamento mascherato".
I sindacati: "Licenziamenti mascherati"
Secondo i rappresentanti sindacali, l’obiettivo era quello di ridurre la forza lavoro attraverso trasferimenti forzati che superavano i limiti chilometrici previsti dal contratto nazionale, rendendo la proposta impraticabile per molti lavoratori. C'era però il rischio di non ottenere alcun incentivo economico. Dopo intense trattative è stato raggiunto l'accordo, che mitiga almeno in parte la decisione dell'azienda di spostare tutto a Salerno.
La questione è stata portata all'attenzione della Regione dalla Consigliera del Pd Laura Pompeo, che ha chiesto che il Piemonte si attivi per far fronte alle numerose crisi che si stanno registrando nel settore automotive e che nel nuovo anno potrebbero registrare altri casi, dopo quelli di Trasnova e Yazaki che hanno caratterizzato la fine del 2024.