Un messaggio malinconico affisso sulla vetrina, un saluto ai clienti più affezionati che dal primo gennaio 2025 non troveranno più alzata la serranda della loro amata rivendita di giornali. Dopo 30 anni di onorato servizio anche l’edicola-cartoleria Bellora di corso Moncalieri 217, in zona Crimea, chiude i battenti. “E’ arrivato il momento di riposare” così Mario, il titolare, prossimo alla pensione.
Una storia lunghissima
Quella dell’edicola di corso Moncalieri è una storia lunga almeno 60 anni, di cui trenta gestiti dal 62enne Mario Bellora. Rilevata il primo aprile del 1995 quando i tempi erano totalmente diversi da quelli attuali. La concorrenza con l’online non esisteva e se volevi leggere una notizia, o sapere cosa succedeva nel tuo quartiere, dovevi per forza correre in edicola. Basta capirlo dal numero di copie vendute di quotidiani. “I giornali più titolati mandavano anche 250 copie al giorno e riusciamo a farle fuori tutte - racconta -. E poi c’erano le edizioni straordinarie, con rifornimenti durante la giornata (penso all’incendio in Duomo o alla morte di Lady Diana). Mentre negli ultimi tempi ne vendevo appena una trentina al dì”.
Dalle cartine topografiche alla crisi
Difficile tenere il conto delle edicole che chiudono, una dietro l’altra, in ogni angolo della città. I chioschi i più in crisi, ma non solo. “Vendono soprattutto giornali - continua Mario -, mentre noi abbiamo pure una vasta gamma di prodotti da cartoleria, che almeno ci hanno fatto respirare un pochino”. E pensare che anni e anni or sono le edicole andavano forte, oltre che con i quotidiani, anche con le cartine topografiche, poi soppiantate dai navigatori. Per non parlare degli stradali e dei blocchetti con gli orari dei treni (ormai scomparsi). “Negli ultimi tempi ci siamo allargati cominciando a vendere le ricariche per i gasatori. Siamo persino diventati punto di ritiro dei pacchi Amazon e restituzione resi. E per un certo periodo ritiravamo anche le raccomandate con Nexive”. A remare contro anche qualche scelta, a sentire il borgo, discutibile. Come la chiusura alle auto di via Aquileia, lo scorso settembre: “Qualche piccolo danno lo ha portato perché è cambiato l’accesso alla scuola. E prima chi andava al bar veniva anche da noi a prendere il giornale”.
Da Ancelotti a Ciotti
Da queste parti non sono mancati nemmeno i clienti Vip. Uno su tutti l’allenatore del Real Madrid (ma ai tempi alla Juve) Carletto Ancelotti. Una persona gentile e riservata. Con lui il preparatore atletico Gian Piero Ventrone, il leggendario Giampiero Boniperti e anche il portierone Gigi Buffon. “Sì, una volta è entrato a comprare le figurine dei calciatori”. Figurine che, fa strano anche solo pensarlo, oggi non vanno più tanto di moda. Sostituite, almeno in parte, dalle cards che tanto piacciono ai più giovani. E tornando ai clienti più rinomati ecco spuntare don Luigi Ciotti: qui veniva tutti i giorni a comprare i quotidiani: l’Avvenire, la Stampa, il Corriere. Ma anche Famiglia Cristiana.
L’ultimo saluto
Martedì 31 dicembre l’edicola Bellora resterà aperta per i saluti di rito. I giornali cartacei non saranno più in vendita. “Poi riporterò la licenza al Comune - conclude Mario -. Ovviamente abbiamo provato a vendere, ricevendo qualche richiesta di informazione e poco altro. Spaventa anche l’orario lungo, oltre che un settore in crisi con l’avvento del digitale”.
Qui Mario lascerà per sempre un pezzo della sua vita: 30 anni del resto non si dimenticano in un attimo. Dall’associazione commercianti nata a inizio 2000 fino ai rapporti con i clienti. “Ringrazio tutti per questi anni passati insieme. Buone feste”.