In Diamanti un regista riunisce per il suo prossimo film un gruppo di attrici che hanno segnato la sua carriera e la sua vita sentimentale, con l'intento di creare una pellicola sulle donne, non svela però i dettagli del progetto ma osserva, si lascia ispirare e costruisce una narrazione che sfuma i confini tra realtà e finzione.
RECENSIONE
Dopo l'uscita di Nuovo Olimpo, su Netflix lo scorso anno, che era una sorta di omaggio al cinema, Ferzan Özpetek torna nelle sale con un film che è ancora un omaggio, ma questa volta verso il genere femminile.
Diamanti racconta la storia di un regista che raduna le attrici della sua vita per la realizzazione di un lungometraggio del quale non svela alcun dettaglio, ma per il quale si fa ispirare direttamente dalle sue attrici. Il film vuole essere un elogio verso la tenacia e la capacità delle donne di fare gruppo, raccontando delle figure femminili diverse tra loro ma mostrandone al tempo stesso il talento di saper esprimere sorellanza nei momenti di difficoltà.
Gli uomini del film non sono rappresentati in maniera stereotipata ma sicuramente hanno ruolo minore nella trama in confronto alle donne. Ma d'altra parte Özpetek mette al centro se stesso, decidendo di radunare ben 18 attrici tra le sue favorite nella sua pellicola e affermando il potere autoriale che il regista ha nel realizzare il suo lungometraggio. Come in ogni pellicola di Özpetek, non mancano purtroppo alcuni momenti statici che hanno connotato molti suoi lavori precedenti e in molti casi hanno segnato negativamente i suoi film, rendendoli prevedibili. L'ambientazione anni 70 e l'abbandono di certi cliché tipici del registra fanno comunque di Diamanti un film che funziona e intrattiene: è sicuramente uno dei lavori migliori di Özpetek.
Quest'anno sono usciti ben due film italiani che hanno posto al centro della storia la femminilità, che sono appunto Diamanti e Parthenope di Paolo Sorrentino, e si può affermare che Özpetek ha avuto successo dove Sorrentino ha fallito, decidendo di non raccontare le donne come un mito inafferrabile, ma sviluppando una narrazione calata nella concretezza esistenziale e dando molto spazio alla sensibilità.
Voto: 3,5/5
TITOLO ORIGINALE: Diamanti
ANNO DI PRODUZIONE: 2024
CASA DI DISTRIBUZIONE: Vision Distribution
PAESE DI PRODUZIONE: Italia
GENERE: Drammatico
REGIA: Ferzan Özpetek