Prosegue presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro il ciclo di mostre dedicate al grande artista marchigiano attraverso le sue opere ed il suo percorso creativo che lo ha accompagnato per tutta la vita.
Nel terzo appuntamento (inaugurato il 19 ottobre e visitabile fino al 1° giugno 2025), curato da Federico Giani, viene approfondita la realizzazione della notissima “Sfera”, una vera e propria icona dalla vastissima produzione di Pomodoro, riletta ed approfondita da plurimi punti di vista. I due precedenti “Open Studio” si erano invece occupati di ricerche spazialiste della fine degli anni Cinquanta e del quinquennio americano 19966-1970 di Pomodoro, caratterizzato dalla sperimentazione della Minimal Art.
Il visitatore potrà immergersi tra opere, documenti e materiali d’archivio originali ed inediti che gli permetteranno di scoprire le varie versioni delle “Sfere” realizzate nel tempo, dalla storia della loro ideazione alla realizzazione che ne ha decretato un successo planetario. Ricordiamo la Sfera n. 1, del MoMa di New York, la Sfera Grande posizionata nel lungomare di Pesaro e quelle del Trinity Collage di Dublino e del The Hakone Open-Air Museum di Kanagawa (Giappone).
Arnaldo Pomodoro
Nasce nel Montefeltro nel 1926 e vive l’infanzia e la formazione a Pesaro. Dal 1954 vive e lavora a Milano. Le sue opere del Cinquanta sono altorilievi dove emerge una singolarissima “scrittura” inedita nella scultura, che viene interpretata variamente dai maggiori critici. Nei primi anni Sessanta affronta la tridimensionalità e sviluppa la ricerca sulle forme della geometria solida: sfere, dischi, piramidi, coni, colonne, cubi -in lucido bronzo- sono squarciati, corrosi, scavati nel loro intimo, con l’intento di romperne la perfezione e scoprire il mistero che vi è racchiuso. La contrapposizione formale tra la levigata perfezione della forma geometrica e la caotica complessità dell’interno sarà poi una costante nella sua produzione. Nel 1966 il passaggio alla grande dimensione. Oggi le sue opere si trovano sparse per il mondo, nelle piazze di molte città (Milano, Copenaghen, Brisbane, Los Angeles, Darmstadt) o in luoghi iconici come il Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, di fronte alle Nazioni Unite a New York o nella sede parigina dell’Unesco. Ha ricevuto molti premi e importanti riconoscimenti: i Premi di Scultura alle Biennali di São Paulo (1963) e Venezia (1964); il Praemium Imperiale per la Scultura 1990 della Japan Art Association e il Lifetime Achievement in Contemporary Sculpture Award dell’International Sculpture Center di San Francisco (2008). Nel 1992 il Trinity College dell’Università di Dublino gli ha conferito la Laurea honoris causa in Lettere e nel 2001 l’Università di Ancona quella in Ingegneria edile-architettura.
La Fondazione
La Fondazione nasce nel 1995 e opera secondo la volontà di Arnaldo Pomodoro di creare un luogo aperto alla rilettura dell’arte del Novecento e alla creatività dei giovani artisti, uno spazio collettivo di esperienza viva, che mira a un coinvolgimento, profondo e globale, con le persone e la società. negli anni la Fondazione ha ideato e realizzato mostre, eventi e iniziative di vario genere, come il Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura e il ciclo delle Project Room, ha avviato i progetti ongoing del Catalogue Raisonné online dell’artista e della digitalizzazione del suo Archivio, affiancando sempre all’approfondimento scientifico attività divulgative e educative capaci di entrare in dialogo con tutte le fasce di pubblico.
(Foto credits Fondazione Arnaldo Pomodoro)
Open Studio #3 | Arnaldo Pomodoro. La Sfera
a cura di Federico Giani
19 ottobre 2024 – 1° giugno 2025
tutti i sabati e le domeniche, dalle 11:00 alle 19:00 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura)
Fondazione Arnaldo Pomodoro, Via Vigevano 3, Milano
(Ingresso alla mostra Open Studio 3 | Arnaldo Pomodoro. La Sfera)
Entrare nel mondo di Pomodoro apre nuovi orizzonti, tra l’immaginifico e l’introspettivo, lasciando il visitatore piacevolmente incantato di fronte alle sue opere che il tempo non ha scalfito ma valorizzato ulteriormente.