Moncalieri | 25 dicembre 2024, 18:33

"La grande bellezza di Moncalieri per far decollare la candidatura a capitale della cultura 2028"

Il sindaco Paolo Montagna traccia un bilancio dell'anno che si conclude guardando con orgoglio a quanto è stato fatto: "Questa è diventata la città degli eventi, con una storia e una identità uniche"

Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri, traccia un bilancio del 2024

Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri, traccia un bilancio del 2024

Alla fine di novembre Moncalieri ha conquistato tutti con lo show e gli acrobati di Cirko Vertigo, uno spettacolo straordinario che ha meritato le attenzioni anche delle tv nazionali. Poi, a pochi giorni dal Natale, è arrivata la terribile vicenda di Antonella ed Emanuele, un omicidio-suicidio che ha fatto calare un velo di tristezza su tutta la città.

Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri, che anno è stato quello che sta per andare in archivio?

"Il 2024 è andato in continuità con gli investimenti fatti negli anni passati insieme a quello che si punta a realizzare entro il 2026. Penso alla rigenerazione urbana, garantita dai 30 milioni di euro dell'avanzo di bilancio del primo mandato, sono in corso gli oltre 20 milioni dei fondi del Pnrr per i cantieri, alcuni dei quali già realizzati. Penso a piazza D'Alleo, al canale scolmatore, opera strategica per la città che mi stava particolarmente a cuore, al nuovo teatro Matteotti, i cui lavori sono partiti di recente, al parco del Castello. E poi la passerella di corso Trieste".

Ne ha parlato come di una pagina storica per la città.

"E' assolutamente vero. Il 2024 ha dimostrato quello che Moncalieri è in grado di fare e quello che si appresta a diventare: questa città ha fatto i compiti in questi nove anni della mia amministrazione, ha rimesso a posto i conti, ha portato avanti politiche che facessero in modo che nessuno rimanesse indietro o escluso, se penso soprattutto ai momenti difficili del Covid: tutti indispensabili, nessuno meno di un altro, amo dire".

E adesso Moncalieri è diventata sinonimo di gradi eventi.

"Nel 2024 si è iniziato il secondo tempo di questa partita, un secondo tempo nel nome della bellezza. Penso al Castello Reale, al centro storico, all'identità e alla storia di questa città. Altre iniziative altrettanto belle le abbiamo in mente per il nuovo anno: è il nostro biglietto da visita per far decollare la candidatura di Moncalieri a capitale italiana della cultura 2028, che entro il settembre del prossimo anno presenteremo al Ministero".

Questione Ztl: sempre convinto di aver fatto la scelta giusta?

"La politica deve imparare a guardare a domani, se non a dopodomani. Questa città deve essere bella da vivere ma anche da visitare, mettendosi in vetrina non solo per i moncalieresi ma anche per chi arriva da fuori, per turisti e visitatori: la Ztl si inserisce in questo percorso. Avrei potuto evitarmi insulti della piazza mediatica e non solo, polemiche e attacchi vari, essendo quasi alla fine del mio secondo mandato,  ma io volevo costruire la Moncalieri da lasciare alle nuove generazioni".

Sono possibili allora cambiamenti o aggiustamenti?

"Ho ascoltato sempre tutti, ho cambiato anche alcune cose, laddove penso di aver sbagliato, ma non torno indietro sulla decisione finale. Ho tenuto la barra dritta perché questa è la strada giusta da seguire. Il centro storico come spazio dedicato ai bambini, alle famiglie, ai turisti: questa è una scelta che a gioco lungo pagherà, anche se capisco la fatica e le ragioni di alcuni commercianti e dei residenti: sul tavolo ci sono interventi per andare loro incontro. Ma ci tengo anche a sottolineare che in via San Martino, domenica 8 dicembre, ha inaugurato un nuovo negozio. Questo vuol dire che c'è voglia e spazio per investire anche nel centro di Moncalieri, la Ztl non è nemica dei commercianti o di chi fa impresa".

Massimo De Marzi

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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