Scuola e formazione | 23 dicembre 2024, 15:53

Buco nel bilancio UniTo, Geuna: "Ad inizio 2025 recuperati parte dei tagli alla ricerca"

Sull'occupazione Pro Pal: "Auspico che non si realizzino altre azioni, dato che alla protesta si associa anche il danno"

Stefano Geuna

Stefano Geuna

Ci aspetta ancora uno sprint finale: questo ultimo anno sarà ancora lungo, quello in cui ci sarà più da lavorare”. A pochi giorni dal Capodanno 2024, il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna traccia un bilancio dell’attività svolta. Per lui si tratta dell’ultimo Natale alla guida dell’Ateneo di via Po, poi partirà la corsa alle elezioni per individuare il suo successore.

I successori

Tre per ora gli accademici che sarebbero interessati a raccogliere il suo testimone: Raffaele Caterina, Cristina Prandi e Laura Scomparin. E proprio al suo successore va il pensiero: uno degli obiettivi mancati di Geuna è la revisione dello Statuto di UniTO.

Lo Statuto

Ma lui non si scoraggia e guarda avanti “Abbiamo avviato un percorso: chi arriverà dopo di me si troverà tanto lavoro fatto”.  “Non la vivo – aggiunge - come una sconfitta. La scelta di procedere spetterà al futuro Rettore. Qualora decida di riprendere il percorso, in questi due anni sono emersi tutti i nodi: avere sul tavolo documenti e discussioni, che hanno evidenziato i punti più complessi, è un grande vantaggio. Confido che chi verrà dopo di me farà tesoro di questo”.

Campus di Grugliasco e alla Cavallerizza

Puntando sempre lo sguardo in avanti, nel 2026 ci sarà il taglio del nastro per due grandi progettualità dell’Ateneo. A Grugliasco, su 230mila metri quadrati, sorgerà la nuova città delle scienze e dell'ambiente. Un campus universitario, i dipartimenti di chimica e biologia, che adesso sono sparpagliati in varie zone del capoluogo e 10mila studenti.

Il secondo è la Cavallerizza Reale: il 2 dicembre scorso l'azienda incaricata dei lavori ha "preso" ufficialmente le chiavi del complesso bene dell'Unesco. Il Corpo delle Guardie ospiterà nuovi spazi per l'Università: verranno ampliate le aree destinate alla Scuola di Dottorato con laboratori, spazi di coworking e sale conferenze. Il primo cantiere verrà inaugurato ad inizio 2026, mentre il secondo alla fine.

Si tratta di due grandi sfide – ha chiarito stamattina Geuna – non solo architettoniche, ma anche culturali. Due campus che vedranno aspetti di innovazione e sostegno alle imprese, due strutture dove l’università si apre sempre di più alla società che ci circonda”.

Congelati 12.5 mln per la ricerca

Il bilancio previsionale del 2025 dell’Università si è chiuso con un buco da 20 milioni, in parte frutto dei tagli ministeriali, che devono essere recuperati. Per questo l'ateneo ha deciso di congelare 12,5 milioni di euro per la ricerca: risorse destinate a borse di studio, convegni ma anche all'acquisto di materiale necessario al lavoro. 

E’ stato un bilancio complicato, ma solido economicamente"  ha osservato Geuna, che ha poi aggiunto: "è stato necessario questo sacrificio, ma confido che ad inizio 2025 una parte dei soldi possa essere sbloccata”.

Molestie e Pro Pal

L’anno vissuto dal Rettore è stato particolarmente complesso: apertosi con accuse di molestie di un professore su alcune studentesse, poi proseguito con l’occupazione ed il blocco alle lezioni/esami a Palazzo Nuovo da parte dei Pro Palestina. “Abbiamo sempre cercato di tenere un dialogo con tutti gli studenti. La nostra comunità, più di altre, deve prendere in considerazione altre opinioni per arrivare poi ad un punto di incontro”.

Per sistemare i danni della protesta Pro Pal nel polo didattico di via Sant’Ottavio sono stati spesi tra i 50 ed i 60mila euro. “Auspico che non si realizzino altre azioni, dato che alla protesta si associa anche il danno” ha concluso.

Cinzia Gatti

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