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Attualità | 21 dicembre 2024, 18:00

Decorare l'albero di Natale? E' una questione "da re". Ecco dove si trova lo zampino dei Savoia

L'introduzione di questa tradizione è legata alla Regina Margherita, moglie di Umberto I, nella seconda metà dell'Ottocento

albero di Natale

C'è lo "zampino" di Casa Savoia nella tradizione dell'albero di Natale

La tradizione della decorazione dell'albero di Natale è ormai perfettamente radicata in quasi tutte le culture: abeti veri o finti, diritti o rovesciati, adornati di serie di luci mono o multicolore e di palline e simboli di ogni foggia e sfumatura.

Si narra sia nata in ambito pagano: essendo un albero sempreverde, i Druidi - sacerdoti celti - elessero l'abete a simbolo di vita e lo onorarono durante le loro cerimonie.

Diffusasi poi nell'antica Roma e nel mondo cristiano, la decorazione dell'albero natalizio nelle fattezze attuali si deve alla Duchessa di Brieg che, nel 1611, aveva fatto addobbare per le festività l'intero suo castello. Si accorse, però, che un angolo di una sala era rimasto completamente vuoto. Così, ordinò che uno degli abeti del suo giardino venisse trapiantato in un vaso e portato in quella sala.

E in Italia? A chi si deve l'introduzione di questa tradizione? Nientepopodimeno che ai Savoia, ed in particolare alla Regina Margherita, moglie di Umberto I. La sovrana, prima regina consorte d'Italia, nella seconda metà del 1800 decise di illuminare, con un grande abete, appunto, il Natale al Quirinale, l'allora residenza della famiglia reale.

Da qui, la tradizione si spostò proprio a Torino, dove il primo vero albero di Natale comparve, nel 1855, in una scuola evangelica maschile del capoluogo sabaudo. Una tradizione ormai universale, dunque, questa, ma che è partita in terra piemontese e a Torino, in particolare.

Un ulteriore primato da aggiungere a tutti quelli che, nel corso della sua storia, ne hanno arricchito gli annali.

Federica De Castro

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