Economia e lavoro - 20 dicembre 2024, 12:38

Mirafiori, la ripartenza slitta ancora: la 500bev ricomincia il 20 gennaio

Per Maserati la pausa sarà ancora più lunga: si parla del 3 febbraio. Fiom: "L'azienda aiuti le famiglie". Fim: "Accelerare sulla 500 ibrida". Fismic: "Maserati a rischio scomparsa"

Mirafiori, la ripartenza slitta ancora: la 500bev ricomincia il 20 gennaio

Mirafiori allunga il suo stop. Da un lato ci sono i grandi progetti, gli incontri al ministero e le dichiarazioni dei vertici aziendali. Ma dall'altro, poi, c'è la gestione delle vicende quotidiane.

Si riparte solo il 20 gennaio

E l'attualità, in fabbrica, significa un allungamento della sosta produttiva che già in questi mesi ha scandito l'attività dello storico stabilimento torinese. Da fonti sindacali emerge infatti la conferma di una fermata che si allunga anche oltre l'Epifania. La 500bev segna sul calendario la data del 20 gennaio, mentre Maserati va anche oltre: 3 febbraio

Un passaggio difficile come minaccia di essere tutto il 2025 (anche secondo le dichiarazioni del responsabile Europa di Stellantis, Jean Philippe Imparato). Ma che crea comunque malumore tra i rappresentanti dei lavoratori. "Come ampiamente previsto la riapertura produttiva di Mirafiori Carrozzeria per quanto riguarda la 500 Bev slitta di ben altre 2 settimane - dicono le rsa Fiom - Dal 7 gennaio al 19 la linea della 500 elettrica sarà gestita con contratti di solidarietà, mentre nei giorni antecedenti la ripresa produttiva saranno comandate al lavoro alcune unità di lavoratori per l'avviamento degli impianti. Lo stesso strumento sarà utilizzato anche per Maserati".

I sindacati: "La crisi continua"

"La crisi dell'auto continua, il 2025 sarà un altro anno di sofferenza per noi lavoratori - proseguono i sindacati - sperando che dalle parole si passi ai fatti e che arrivino nuovi modelli per gli stabilimenti Italiani. L'azienda ha il dovere di sostenere le famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori integrando il poco che arriva dalla cassa integrazione".

Il 2025 si preannuncia peggio del 2024, l'assenza di prospettive e di un piano industriale per Mirafiori e l'automotive in Italia continua, il 2025 sarà un altro anno di sofferenza per le lavoratrici e i lavoratori, su cui continuano a pesare gli effetti della cassa integrazione e dei contratti solidarietà - commentano Edi Lazzi segretario generale della Fiom Cgil di Torino e Gianni Mannori responsabile Fiom di Mirafiori -. Stellantis e Governo devono passare dalle parole ai fatti con l’introduzione di nuovi modelli per gli stabilimenti Italiani, a partire da Mirafiori. Occorre anche prevedere interventi per integrare il salario delle lavoratrici e dei lavoratori come già abbiamo richiesto anche alla Regione Piemonte. E poi servono assunzioni per evitare l'eutanasia di Mirafiori. Purtroppo sarà un Natale molto amaro per le lavoratrici e i lavoratori”.

Dura anche la Fismic Confsal, che denuncia con forza la situazione critica dello stabilimento di Mirafiori. Sara Rinaudo dichiara: "La situazione della Maserati è emblematica: un marchio storico del Made in Italy, simbolo dell’eccellenza industriale italiana, rischia di scomparire di questo passo, a causa di una lentezza nel programmarne il futuro".

"Non meno grave è la condizione dei 254 lavoratori delle Ex Mascherine, che hanno esaurito tutti gli ammortizzatori sociali e si trovano senza alcuna rete di protezione. Il rischio concreto è che molti di loro restino senza lavoro, abbandonati a una precarietà intollerabile per chi ha contribuito per anni alla crescita del settore. E' tempo che il Governo agisca con decisione, ogni ritardo sarà pagato a caro prezzo dalle famiglie e dal nostro sistema produttivo", conclude Rinaudo.

Rocco Cutrì, segretario Generale della Fim-Cisl Torino e Canavese, non è stato meno tenero: "Come purtroppo abbiamo avuto modo di riscontrare nell’ultimo anno, al di là del contesto globale di particolare ed importante difficoltà, la debolezza di tenuta dei modelli prodotti nello stabilimento torinese, per più ragioni, si trascina oltre l’anno solare con una ripartenza tutta in salita. Per parte sindacale, riguardo lo stabilimento di Mirafiori, il 2025 ci vedrà impegnati prioritariamente nel presidio sull’avanzamento dei lavori per la produzione della 500 ibrida e contestualmente nella definizione del ruolo dello stabilimento torinese nell’ambito del nuovo piano industriale Stellantis". E Igor Albera, responsabile del settore auto, ha aggiunto: "La comunicazione aziendale su prolungamento fermata produttiva indica chiaramente il perdurare di una condizione difficile e caratterizzata da scarsa attività. É necessario che le dichiarazioni aziendali fatte in sede ministeriale si trasformino rapidamente in qualcosa di concreto e misurabile".