Viabilità e trasporti - 19 dicembre 2024, 06:49

"Pendolaria" boccia il sistema ferroviario metropolitano di Torino: nel 2024 crollati i livelli di efficienza e puntualità del servizio

Il report di Legambiente fotografa la situazione italiana del trasporto pubblico e dei treni. Finanziamenti inadeguati, crisi climatica, ritardi e disservizi pesano sull'efficienza e sulla qualità del settore

Cartellino rosso per il Sistema Ferroviario Metropolitano di Torino, che viene citato tra le "linee peggiori d'Italia" da "Pendolaria", il report di Legambiente sul trasporto pubblico locale e i treni.

Secondo quanto scritto nell'analisi, il Sistema Ferroviario Metropolitano di Torino nel 2024 ha visto un preoccupante peggioramento dei livelli di efficienza e puntualità. Ma non è questa l'unica bocciatura per quanto riguarda il capoluogo piemontese: viene infatti citata, in negativo, anche la linea Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza, per le "ripetute e quotidiane interruzioni del già scarno servizio".

In Italia: tagli, ritardi e disuguaglianze territoriali

Pendolaria 2025 fotografa un quadro critico del trasporto ferroviario in Italia, evidenziando finanziamenti insufficienti, infrastrutture inadeguate e un crescente impatto degli eventi climatici estremi. Negli ultimi 15 anni, il Fondo Nazionale Trasporti ha subito un calo del 36% in termini reali, con risorse scese da 6,2 miliardi di euro nel 2009 a 5,2 miliardi nel 2024. Parallelamente, il progetto del Ponte sullo Stretto continua a drenare risorse significative: l’87% degli stanziamenti infrastrutturali fino al 2038 sarà destinato a quest’opera, lasciando irrisolti problemi cronici come linee ferroviarie chiuse e servizi sospesi da anni.

Disuguaglianze tra Nord e Sud

Il divario tra Nord e Sud è evidente: al Sud l’età media dei treni è di 17,5 anni, rispetto ai 9 anni del Nord, e molte linee restano non elettrificate o abbandonate, come la Palermo-Trapani via Milo e la Caltagirone-Gela, chiuse da oltre un decennio. Inoltre, linee come la già citata Torino-Cuneo-Ventimiglia e la Vicenza-Schio soffrono di interruzioni frequenti e binari singoli non elettrificati, compromettendo il servizio. Dal 2010 al 2024, 203 eventi meteorologici estremi hanno causato ritardi e interruzioni su treni, metro e tram in tutta Italia. Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i danni alle infrastrutture provocati dalla crisi climatica potrebbero raggiungere i 5 miliardi di euro all’anno entro il 2050.

Proposte per il rilancio

Legambiente chiede investimenti mirati per affrontare le criticità: aumento delle risorse, sviluppo delle reti urbane e servizi migliori, che però non riguardano il Piemonte: ne sono esempi il raddoppio delle linee a binario unico, aumento della frequenza dei treni e un potenziamento dei passanti ferroviari. Non mancano però segnali positivi, come l’apertura della linea M4 a Milano e della metro 6 a Napoli, o l’introduzione in Valle d’Aosta di un abbonamento unico a 20 euro mensili per tutta la rete regionale. A Bologna, un sistema di trasporto metropolitano integrato con abbonamenti unificati ha migliorato l’accessibilità.