Bocciata la proposta dei precari dell'Università presentata al Senato accademico di Unito. L'assemblea nata a ottobre in risposta alla Riforma Bernini ha chiesto all'Università di schierarsi al loro fianco per avere il sostegno della Conferenza dei Rettori (CRUI) contro il taglio dei fondi e per chiedere al Governo nuove assunzioni e la limitazione delle figure di pre-ruolo.
Ricercatori, dottorandi e docenti a contratto
Un gruppo di ricercatori, dottorandi e docenti a contratto ieri è intervenuto nella discussione in Senato per presentare la mozione, approvata nei mesi scorsi in 16 Consigli di Dipartimento, e per chiedere l'approvazione di un secondo ordine del giorno sui Fondi di Ricerca Locale (RILO) sospesi dall'Università, necessari per il finanziamento delle borse di ricerca degli assegnisti in particolar modo di alcuni dipartimenti.
Nel primo caso i senatori si sono astenuti - con l'eccezione dei rappresentanti degli studenti che hanno votato a favore - col risultato di non approvazione del testo, mentre il secondo è stato bocciato per voti contrari. Il voto del Senato Accademico in merito alla sospensione dei Fondi RILO non è vincolante ma soltanto un parere, la decisione spetterà domani, mercoledì 18 dicembre, al Consiglio di Amministrazione.
Approvata mozione "ridotta e depotenziata"
Il Senato ha invece approvato un'altra versione della mozione presentata dall'Assemblea Precaria, da loro definita "ridotta e depotenziata", dove sono state rimosse le critiche al parere del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) sulla Riforma Bernini e la richiesta di portare le rivendicazioni presso la CRUI. La mozione approvata esprime un generico senso di preoccupazione per i tagli alla ricerca e per la creazione di nuove figure del pre-ruolo.