Mattinata di ostruzionismo a Palazzo Lascaris, dove le minoranze hanno di fatto bloccato il Consiglio Regionale. La motivazione? L’ordine dei lavori e l’assenza del presidente Alberto Cirio, oggi convocato a Roma per il tavolo Stellantis.
Questa mattina avrebbe dovuto iniziare la discussione per l'approvazione della delibera sul bilancio di previsione 2025-27 e per l'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione 2025.
All'ordine del giorno anche il ddl 51 in materia di personale regionale, atto che avrebbe dovuto essere affrontato per primo punto all'ordine del giorno. Il condizionale è d’obbligo: Partito Democratico, M5S e AVS hanno bloccato l’avvio del dibattito.
Risorse non erogate per il Buono Domiciliarità
In particolare il consigliere regionale pentastellato Alberto Unia ha chiesto con forza che la Regione stanzi le risorse necessarie per l'erogazione del Buono Domiciliarità. “Sono ormai parecchi mesi – ha spiegato in aula - che i beneficiari di questo contributo, persone che contano su queste risorse per far fronte alle difficoltà quotidiane, attendono invano”.
Si tratta di una misura fondamentale per i cittadini non autosufficienti che vivono a casa propria, perché punta ad incentivare l’assistenza diretta o indiretta domiciliare, promuovendo la continuità assistenziale ed evitando o ritardando il ricorso alla RSA. “In questo contesto, trovo difficile giustificare come si possa affrontare il disegno di legge regionale numero 51 del 2024 come se rappresentasse un’urgenza paragonabile” ha concluso Unia.
Una posizione condivisa dallo capogruppo di AVS Alice Ravinale, che sul Buono Domiciliarità commenta: "Centinaia di famiglie sono in ginocchio". "Le persone non autosufficienti - ha aggiunto - hanno il diritto di essere assistite e curate, è un diritto che dovrebbe passare dal sistema sanitario non da voucher riservati soltanto a una parte delle persone che hanno bisogno".