Cronaca - 17 dicembre 2024, 12:17

Borse, mense e residenze. Cambiare Rotta davanti alla Regione: “Dov’è il diritto allo studio?” [VIDEO]

Da questa mattina la protesta davanti all’ingresso di via Alfieri. Lo stato di agitazione, cominciato ieri, si concluderà giovedì sotto la sede di Edisu: “Quando alziamo la testa veniamo repressi coi manganelli"

Borse, mense e residenze. Cambiare Rotta davanti alla Regione: “Dov’è il diritto allo studio?”

"Borse, mense, residenze. Pretendiamo i nostri diritti.” 

"Diritto allo studio? No. Diritto al profitto? Sì”.

"Più DSU, meno grandi eventi.” 

"Edisu lasciaci dormire in pace.”

Sono alcuni dei cartelli comparsi questa mattina, martedì 17 dicembre, davanti all’ingresso di Palazzo Lascaris, dove è in corso il consiglio regionale. La voce è quella del movimento “Cambiare Rotta” che si è radunata con alcuni in protesta davanti all’ingresso di via Alfieri.  

Dalle Universiadi, alle borse di studio

"A Torino c’è un attacco al diritto allo studio - lo sostiene Laura, studentessa di 'Cambiare Rotta' - Lo abbiamo visto con lo sfratto di 818 studenti per far posto agli atleti delle Universiadi, l’ennesimo grande evento che ci sorpassa rispetto a quanto richiediamo. Abbiamo letto la notizia che le borse verranno stanziate solo tra due mesi e anche quest’anno sono tantissimi gli idonei non beneficiari. Ancora una volta mancano i fondi, ci dicono. Le priorità sono altre. Finanziare gli accordi bellici e tutta la filiera della guerra". 

Contro la chiusura delle mense

Oltre alle borse il tema portato all’attenzione della Regione è quello delle mense. "Durante le Universiadi verranno chiuse quella a Grugliasco di Villa Claretta e l’Olimpia dove centinaia di studenti vanno ogni giorno per studiare e per mangiare, un servizio fondamentale per la vita universitaria”. 

“Noi repressi con i manganelli, quando alziamo la testa"

Un riferimento poi agli scontri di venerdì scorso, durante lo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base. "Quando alziamo la testa veniamo repressi. Lo abbiamo visto con gli episodi di studenti manganellati davanti al Politecnico."

“Non ci stiamo. Non possiamo sopportare che la filiera bellica abbia la priorità rispetto agli studenti - conclude Laura - considerando anche i tagli di 500 milioni di tagli al fondo di finanziamento ordinario".

AVS: “Mancano 27 milioni per le borse"

Durante il presidio i manifestanti sono stati ascoltati dalle consigliere di Alleanza Verdi e Sinistra Giulia Marro e Alice Ravinale.

Quest’ultima la scorsa settimana aveva presentato un question time proprio sulle borse di studio sul mancato "reperimento di 27 milioni per coprire il 100% delle 18.000 borse degli aventi diritto", oltre alla "liquidità per pagare tempestivamente tutte le circa 14.000 borse di studio già riconosciute ai e alle studenti degli atenei piemontesi." 

"La Vicepresidente Chiorino ha garantito che le risorse verranno stanziate nel bilancio di previsione 2025, una promessa sulla quale vigileremo ma che comunque produrrà ritardi per migliaia di studenti - aveva dichiarato Ravinale -  Soprattutto, quella che doveva essere un’eccezione per lo scorso anno accademico, sta diventando un pericoloso trend: nel 2023 furono circa 2000 i borsisti a non ottenere il pagamento a dicembre, ora stiamo parlando di quasi 20.000 studenti, tutti quelli in graduatoria”.

Sugli studenti “sfrattati” per le Universiadi la capogruppo di Avs in Regione aveva riferito come la monetizzazione fosse pari a 8 euro al giorno: "nulla considerati i costi della vita a Torino, a partire dagli affitti".

Mentre su come sulla chiusura della mensa Olimpia durante le Universiadi la consigliera di Avs e consigliera dell'Ufficio di Presidenza Valentina Cera presenterà un question time all'assessore Elena Chiorino durante il consiglio odierno.

Dalla pasta a un euro, al presidio sotto Edisu

Lo stato di agitazione di Cambiare Rotta  è partito ieri, lunedì 16 dicembre e durerà fino al 19 dicembre con un presidio sotto la sede di Edisu. Domani, mercoledì 18 dicembre sarà organizzata un’iniziativa simbolica davanti alla sede della mensa Olimpia dove verrà data pasta a un euro a partire da mezzogiorno "contro i rincari e la chiusura delle mense”.