Nell'estate del 2020, in previsione della seconda ondata di Covid, il governo Conte finanziava un piano straordinario per la realizzazione di posti letto di terapia intensiva e subintensiva.
Il Piemonte doveva realizzare 299 posti di terapia intensiva e 305 di terapia semintensiva. "Nonostante la legge prevedesse la possibilità per le Regioni di assumere poteri commissariali, il presidente Cirio rifiutò questa possibilità", attacca Daniele Valle, vicepresidente Commissione Sanità del Consiglio regionale.
"Rispondendo a una mia interrogazione, l'assessore Riboldi ha dato atto che ad oggi il Piemonte ha realizzato solo 139 posti t.i. su 299 e 175 su 305 di t.s. - prosegue Valle -. Il completamento dei lavori è previsto per giugno 2026. Il costo, ad oggi, degli interventi in Piemonte è di 111 milioni di euro e gli extra costi del caro materiale sono rimasti per ora a carico delle ASL che li hanno coperti con risorse proprie e rimodulando gli interventi".
"Un mese fa, il sottosegretario alla salute Gemmato (FDI), rispondendo a una interrogazione parlamentare dell’on. Loizzo (LEGA), riportava che sui posti in t.i. il Piemonte è sotto la media nazionale, superato da Bolzano, Trento, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Marche, Abruzzo, Campania, Sicilia, Sardegna.
Meglio sulla semintensiva, dove il Piemonte si colloca sopra la media nazionale, superato però da Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo e Basilicata, di poco avanti a Puglia e Campania.
Ancora una volta il Piemonte si ritrova indietro nel confronto con le altre regioni. C'è una realtà degli annunci e dei comunicati stampa, e poi c'è la realtà dei nostri ospedali, delle promesse non mantenute e dei cantieri infiniti, che puntualmente presenta il conto".