È partita oggi a Torino la trattativa di rinnovo del CCSL, più precisamente della parte economica per il biennio 2025-2026. Si tratta del contratto collettivo specifico di lavoro che riguarda i gruppi Stellantis, CNH Industrial, Iveco e Ferrari e che sostituisce a tutti gli effetti il contratto nazionale di lavoro.
Con l’accordo dell’8 marzo 2023, il Contratto era stato rinnovato per la parte normativa per il quadriennio 2023-2026, ma per la parte economica aveva avuto valenza solo per il biennio che sta arrivando a scadenza. Di qui la focalizzazione delle richieste sindacali (tutte le sigle metalmeccaniche, esclusa la Fiom che non ha mai sottoscritto questo accordo) sull’aumento della paga base dell’8,8%, senza assorbimento dei superminimi, l’aggiornamento dei parametri del premio e la rivalutazione dei suoi importi, la risoluzione delle problematiche connesse al nuovo inquadramento a partire dalla questione dell’assorbimento degli scatti.
"Confidiamo - dicono i segretari nazionali di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr - nella volontà di CNHI, Ferrari, Iveco e Stellantis di avviare una trattativa spedita, che parta dai dati inflattivi passati e futuri, per giungere ad un rinnovo tempestivo e positivo per i lavoratori". La prossima sessione di trattativa si terrà a Torino il 14 gennaio alle 15, per terminare il giorno successivo alle 14.
Su Stellantis è intervenuto anche il governatore Alberto Cirio: "Mi aspetto di non essere riconvocato. Il tavolo di crisi Stellantis è permanente: nel momento in cui non si riconvoca, non vuole dire che la crisi è passata, ma che ci sono prospettive di lavoro comuni. Programmi seri e concreti da entrambi le parti".
"Io ribadisco che il cambio di Tavares possa essere una grande opportunità, anche di metodo: noi abbiamo bisogno di maggior visione e chiarezza. Su Mirafiori l'abbiamo ottenuto: a novembre 2025 arriverà il secondo modello ibrido" ha concluso il presidente della Regione.