Sanità - 14 dicembre 2024, 13:43

"Stati Generali della Sanità": da Torino la richiesta di salvare il SSN dal rischio di subalternità al privato

Per il nuovo anno previsti mobilitazioni, presidi, ma anche leggi di iniziativa popolari regionali e referendum per difendere la sanità pubblica

Immagine di repertorio di medici e infermieri

Immagine di repertorio di medici e infermieri

Oggi, sabato 14 dicembre, negli spazi del Gruppo Abele a Torino, si sono tenuti gli Stati Generali della Sanità a Torino, evento organizzato dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure. 

All’interno dell’evento si sono succeduti professionisti e specialisti medici, insieme alle associazioni e alla società civile, con un unico obiettivo comune:  rimettere al centro la necessità di preservare i principi fondativi del sistema sanitario nazionale contro derive privatistiche e di rilanciarne la capacità di accoglienza, di prevenzione e di cura.  

A rappresentare i diversi ambiti della sanità piemontese sono stati  Flavia Bianchi (edilizia ospedaliera), Andrea Solano (specializzandi), dott. Renato Turra e dott.ssa Antonella Anichini (pediatria e neuropsichiatria infantile), dott. Alessandro Dabbene (assistenza sanitaria e sociosanitaria territoriale), dott.ssa Valentina Donvito (salute delle donne), prof.ssa Nerina Dirindin (tutela della salute nel disagio mentale), Andrea Ciattaglia - Fondazione Promozione Sociale (tutela delle persone non autosufficienti). 

Il Comitato sta mantenendo la sua natura, che non è stato soltanto quella solo di promuovere la grande manifestazione del 2023 ma è quella di dare valore a tutti i componenti del comitato. Ora c’è bisogno di pratiche concrete e di rilanciare un’iniziativa tutti insieme, soprattutto adesso, che il governo ha programmato la riduzione della spesa sanitaria. C’è bisogno che iniziative come quella di oggi si moltiplichino nelle province, che ogni associazione o ogni organizzazione sindacale faccia pratica nelle sue esperienze, per arrivare tutti insieme a un obiettivo che non è più rinviabile.   

Tra le iniziative da mettere in campo non si escludono altri strumenti come mobilitazioni, presidi, leggi di iniziativa popolari regionali e referendum.

comunicato stampa

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