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Cultura e spettacoli | 14 dicembre 2024, 07:23

Ironia, follia e ritmo, il live de Le Feste Antonacci a Spazio 211 un vero successo (con pubblico in delirio)

Il duo (che vive a Parigi) si propone come una delle realtà più interessanti del panorama indie italiano, anche dal vivo e dimostra di avere una fan base molto attiva e fidelizzata

Il live de Le Feste Antonacci a Spazio 211 è stato un vero successo

Il live de Le Feste Antonacci a Spazio 211 è stato un vero successo

Ironici e folli...con ritmoLe Feste Antonacci (e basterebbe solo il nome, che descrive la partecipazione - o meno - ad una festa organizzata dal buon Biagio-nazionale, a racchiudere un bel po' di questi significati) hanno letteralmente “sbancato” Torino e dimostrato non solo di essere una delle realtà più interessanti del panorama musicale indipendente italiano, ma anche una vera e propria “macchina da live” fatta e finita.

Le Feste Antonacci da Spazio211

Il duo nato nel 2018 e composto dagli autori, compositori, polistrumentisti e produttori Giacomo Lecchi D'Alessandro e Leonardo Rizzi (che vivono a Parigi e si autodefiniscono “hyper/alt/indie pop”, ndr) è stato protagonista nei giorni scorsi di una serata davvero entusiasmante da Spazio211, che come sempre non delude mai in fatto di scelte coraggiose. La formazione a 5 con doppia voce, tastiere, basso, chitarra, batteria e percussioni, grazie ad una base funky in grado di dare vivacità ai chiari riferimenti indie e cantautoriali, ha fatto ballare e saltare tutti.

Un rito collettivo

Così, in un'ora e mezza di concerto tiratissimo e sudatissimo che tanto è assomigliato ad un rito collettivo, Le Feste Antonacci hanno dato spettacolo grazie ai testi dissacranti cantati a squarciagola da un pubblico di affezionatissimi accorso numeroso a sostenere la band: da “Sigarette” (vero e proprio mantra dedicato a tabacco e nicotina) a “La vita fa schifo” (“Bohemian Rapsody” all'italiana), passando per le ultime uscite “Uomini Nudi” (fantomatica lotta tra gli “uomini giacca” e gli “uomini nudi”) e “P.U.L.P.”(pezzo sui presunti “poteri forti”). Il tutto senza farsi mancare un gran finale con tanto di trenino sulle note coverizzate di “Vacanze Romane” dei Matia Bazar, di “Ma Quale Idea” di Pino D'Angiò e la “capodannesca” “Disco Samba” dei Two Man Sound.

Per noi è un sì”

In attesa dell'atteso primo album della carriera, in arrivo nel 2025 secondo i rumors, possiamo affermare senza indugi come Le Feste Antonacci possano tranquillamente dire la loro nel panorama indipendente italiano. L'atteggiamento indie scanzonato, così come la volontà di non prendersi troppo sul serio, ci sono. La qualità pure: cosa chiedere di più? Per noi è un sì!

Marco Berton

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