Politica - 14 dicembre 2024, 14:24

Futuro dell’acqua: a Pinerolo le minoranze stoppano la delibera per la cessione

La politica è in fermento, ma il 1° gennaio, data del passaggio del servizio a Smat, si avvicina

Sono giorni convulsi sul futuro della gestione dell’acqua. Il sindaco di Pinerolo Luca Salvai voleva portare in Consiglio comunale una delibera per la cessione del ramo di azienda da Acea a Smat, ma le minoranze l’hanno stoppata. La politica è in fermento ed è difficile capire cosa accadrà, anche se il tempo sta scadendo: il 31 dicembre dovrebbe essere l’ultimo giorno di Acea come gestore.

Una piccola sintesi della questione, per orientarsi. Smat ha affidato ad Acea Pinerolese Industriale la gestione del servizio idrico del Pinerolese. Un’attività redditizia, che costituisce il 40 per cento del fatturato dell’azienda di proprietà dei Comuni e che garantisce utili importanti, che hanno sostenuto i bilanci dei Municipi soci in questi anni.
La legge prevede un gestore unico per ambito e questo sarebbe Smat. Il Pinerolese ha cercato di aggirare l’ostacolo, creando una nuova società. Ma la Corte dei Conti ha risposto picche. Dalle Unioni della Val Pellice e delle Valli Chisone e Germanasca, i presidenti Mauro Vignola e Danilo Breusa hanno lanciato la carica, con una sentenza del Tar in mano, che prorogava fino al 2033 la gestione dei piccoli Comuni montani, che si occupano ancora della loro rete idrica, come Perrero. L’Ato, Autorità d’Ambito che guida politicamente il settore idrico nel Torinese, però, non ha accettato questa ipotesi. Ed è sfumata anche l’intenzione di alcuni sindaci di ricorrere al Tribunale amministrativo per far valere i loro diritti.

Per non perdere la gestione del servizio, i partiti politici sono in fermento e guardano alle altre realtà come al Cuneese o alla Lombardia. I sindaci del territorio, però, sono divisi. Il 27 dicembre c’è un’assemblea di Acea dove si dovrebbe deliberare la vendita. Ma il condizionale è d’obbligo. Salvai voleva portare in aula a Pinerolo la prossima settimana la delibera per la cessione a Smat, ma le minoranze, trainate da Lega e Pd lo hanno stoppato. È difficile quindi capire cosa verrà deciso il 27, anche perché il secondo socio, per numero di quote, di Acea, Villar Perosa si è detta contraria a questa soluzione. Inoltre sono da chiarire i tempi burocratici del passaggio, che dovrebbe avvenire il 1° gennaio. Inoltre Smat ha messo sul piatto 14 milioni di euro per acquistare la rete idrica, ma il pagamento sarebbe diluito in 10 anni. Una soluzione che non convince diversi sindaci. Un altro tema che preoccupa parte della politica e i sindacati è il futuro di Acea: senza gestione dell’acqua il fatturato sarà ridimensionato in maniera significativa, così come gli utili e il suo assetto nei prossimi anni è da ripensare.

Marco Bertello