Shin Software è un punto di riferimento per le aziende che vogliono innovare e abbracciare la digitalizzazione con strumenti avanzati operando da pionere da oltre 11 anni con una piattaforma tecnologica per configurazioni 3D di prodotti complessi. Con soluzioni che integrano tecnologia di frontiera e praticità applicativa, l’azienda si è guadagnata un ruolo centrale nel panorama tecnologico internazionale, collaborando con partner rilevanti in settori chiave come la manifattura, l’automotive e la nautica. Attraverso l’adozione di tecnologie come i Virtual Twin e i Digital Twin, Shin Software contribuisce non solo a migliorare i processi industriali, ma anche a generare valore sostenibile per i propri clienti e per la società.
Nel contesto odierno, sempre più orientato alla digitalizzazione e all’efficienza, è però fondamentale comprendere le differenze tra Virtual Twin e Digital Twin. Sebbene spesso confusi o utilizzati come sinonimi, questi due approcci tecnologici rispondono a esigenze differenti e complementari. I Digital Twin sono repliche digitali di oggetti fisici che consentono di monitorare e simulare il comportamento di macchinari, infrastrutture o sistemi in tempo reale. a prevedere guasti, ottimizzare i cicli produttivi e ridurre i costi di manutenzione, promuovendo al contempo una maggiore sostenibilità.
I Virtual Twin, invece, consentono di operare su oggetti a volte non ancora realizzati o in fase prototipale quindi senza necessariamente partire da un oggetto reale e si focalizzano sull’esperienza immersiva, combinando rappresentazioni virtuali con elementi interattivi per creare simulazioni coinvolgenti. Grazie a questi strumenti, le aziende possono addestrare i dipendenti in ambienti sicuri o progettare processi collaborativi con una visione condivisa. Secondo Emanuele Zinna, direttore marketing di Shin Software: “La differenza tra Virtual Twin e Digital Twin risiede nell’approccio: i primi migliorano l’esperienza, i secondi ottimizzano la performance. Insieme, rappresentano il futuro della digitalizzazione, offrendo strumenti indispensabili per affrontare le sfide del nostro tempo”.
Un esempio concreto dell’applicazione di queste tecnologie ha riguardato per esempio la digitalizzazione di navi e sottomarini realizzata da Shin Software per Fincantieri. Questa soluzione ha permesso di ridurre significativamente i costi di prototipazione e le emissioni di CO₂, eliminando la necessità di costruire modelli fisici per le dimostrazioni. Allo stesso tempo, l’adozione dei Virtual Twin ha aperto nuove opportunità per la formazione avanzata del personale, simulando scenari realistici in ambienti virtuali che riducono i rischi e migliorano la sicurezza.
“Crediamo fermamente che il nostro compito non sia solo sviluppare tecnologie innovative, ma anche educare il pubblico sulle loro potenzialità”, sottolinea Zinna. “Conoscere le differenze tra Virtual e Digital Twin permette di comprenderne il valore e immaginare nuovi orizzonti applicativi”.
Con la crescente attenzione verso la sostenibilità, Shin Software si impegna a integrare queste tecnologie con i principi ESG. I Digital Twin, ad esempio, permettono di ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali e migliorare l’efficienza energetica, contribuendo alla riduzione delle emissioni globali. Allo stesso tempo, i Virtual Twin si rivelano essenziali per la formazione di personale in settori strategici, come quello sanitario o della sicurezza, fornendo ambienti di simulazione sicuri e privi di rischi.
Secondo le stime di mercato, il valore globale dei Digital Twin potrebbe superare i 61 miliardi di dollari entro il 2027. Questo dato evidenzia la rilevanza crescente di soluzioni digitali in risposta alle esigenze di innovazione e ripresa economica post-pandemica. Shin Software, con il suo approccio visionario, intende guidare questa trasformazione, accompagnando le aziende in un percorso di crescita sostenibile e digitale.
“L’innovazione è il nostro motore”, conclude Zinna. “Attraverso i Digital e Virtual Twin, stiamo plasmando un futuro più interconnesso, rendendo la tecnologia non solo uno strumento, ma una risorsa culturale e sociale”.