Solo una donna sulle 37 nuove onorificenze dell'Ordine Al Merito della Repubblica Italiana (OMRI) conferite questa mattina nell'Aula Magna della Scuola Ufficiali dell’Esercito di via dell'Arsenale. A farlo notare è lo stesso Prefetto di Torino Donato Cafagna nel discorso inaugurale: "Sempre troppi uomini e poche donne, dobbiamo fare un discorso di parità di genere nella consegna delle onorificenze".
L'unica insignita dell'onorificenza è stata Ivonne Pavanello, dipendente dell'agenzia delle entrate di Torino, col grado di Cavaliere della Repubblica. Altre due donne hanno ritirato l'attestato: la figlia del pianista di Vinovo Carlo Artero, in vece del padre deceduto lo scorso luglio, e la presidente della Consulta Persone in Difficoltà Francesca Bisacco. Quest'anno, infatti, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto di consegnare una speciale medaglia alla Consulta come suo premio di rappresentanza, nell’ambito delle iniziative collegate alla celebrazione della “Giornata Internazionale delle persone con disabilità 2024”.
L'Ordine Al Merito della Repubblica Italiana, istituito nel 1951, è conferito a chi abbia avuto comportamenti meritevoli verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell'economia e nell'impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari. Le onorificenze sono state consegnate dal prefetto Cafagna con la Vicesindaca di Torino Michela Favaro e l'assessore regionale al Bilancio Andrea Tronzano.