"I nostri bus girano anche grazie al contributo dello Stato: se viene meno, bisogna tagliare le corse". Così il sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto ai microfoni di TO-Radio sul Trasporto Pubblico Locale. Ed il tema del finanziamento al settore è di attualità, considerando che oggi inizia la discussione in commissione Bilancio alla Camera della Manovra 2025.
Nuovi bus
Giovedì a Torino verrà presentata la nuova flotta di bus ecologici, acquistati con fondi europei PNRR. "Il Tpl - ha aggiunto il primo cittadino - risente di due fattori: dei mezzi, ma anche di quanti soldi lo Stato dà per finanziarlo. Noi abbiamo poco più di 50 milioni di chilometri all'anno da dover gestire: se in Finanziaria avessi i soldi per gestire 100 milioni, raddoppierei le corse".
I bus e tram che circolano per Torino, così come nelle altre grandi realtà, per metà del loro costo sono finanziati con stanziamenti nazionali. Tradotto più soldi lo Stato mette su quei capitoli, più pullman circolano nelle nostre città.
Il rischio
"Sollecitare il Governo - ha spiegato Lo Russo - a mettere più soldi sul Tpl, significa migliorarne la qualità. Se dovessimo pagare il servizio solo con la tariffa, in tutte le città il prezzo del biglietto raddoppierebbe: in alcuni casi triplicherebbe. Per tenere basse le tariffe servono contributi a fondo perduto".
"Far circolare un bus a mezzanotte e mezza è un servizio: se dovessi guardare l'economicità, quel servizio non ci sarebbe. Ma è un diritto o no delle tre persone che salgono su quel pullman averlo? E' chiaro che bisogna sottrarre questo settore alle logiche di mercato perché altrimenti un ragionamento puramente privatistico taglierebbe le linee meno frequentate: questo limiterebbe il diritto dei cittadini a spostarsi" ha concluso.