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Politica | 10 dicembre 2024, 17:45

Vitiligine, Valle (Pd): "La Società di Committenza della Regione acquisterà il farmaco e le Asl lo distribuiranno"

Il consigliere regionale dem: "Speriamo solo non aumenti la confusione"

Il consigliere regionale del Pd Daniele Valle

Il consigliere regionale del Pd Daniele Valle

“Ho interrogato l’Assessore regionale alla Sanità per sapere come intenda procedere, con urgenza, per garantire a ogni cittadino la piena accessibilità alle cure e la rimborsabilità del farmaco “Opzelura” per la cura della vitiligine, una malattia cronica della pelle che, a causa della carenza o dell’assenza della melanina si manifesta attraverso la comparsa di macchie bianche sulla pelle e che, pur non incidendo sulla speranza di vita della persona, comporta pesanti ripercussioni sulla sua qualità dal momento che si manifesta sul viso e su altre aree scoperte del corpo; impatta sulla salute perché non è solo un inestetismo, ma comporta una predisposizione alle malattie autoimmuni, ma soprattutto sulla salute mentale, aumentando stati di insicurezza, ansia e depressione, oltre che sulla vita familiare, affettiva e lavorativa” spiega il Vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle (Pd).


“Questa patologia colpisce 42 mila pazienti in Piemonte e il 50% è sotto i 20 anni – aggiunge Valle – Inoltre, nel 31% dei casi degli affetti da vitiligine in Italia è stata riscontrata depressione. Il costo del trattamento per i giovanissimi, se presi in tempo, è di circa 230 euro l'anno. Se la malattia viene trascurata, il costo per paziente sale a 4000 euro l'anno di media”.

 

“Quella di Opzelura, farmaco la cui prescrizione è soggetta a diagnosi e piano terapeutico, è una vicenda contraddistinta da confusione, risultato di poca chiarezza nelle informazioni. Più volte il Comitato “Diritto Cura Vitiligo Piemonte” ha denunciato la difficoltà dei malati a vedere garantito il loro diritto di accessibilità alle cure, evidenziando difformità sul territorio regionale e fra le stesse Regioni. Secondo quanto riportato dagli organi di informazione, spesso il Piemonte non avrebbe provveduto a garantire la somministrazione del farmaco nemmeno a quei pazienti che possiedono il piano terapeutico compilato da un medico ospedaliero. Inoltre i Centri abilitati alla redazione dei Piano Terapeutici AIFA sarebbero 10 in tutto il Piemonte, di cui 3 a Torino, e la presa in carico dei pazienti sarebbe estremamente limitata e decisamente insufficiente rispetto alla domanda” prosegue Valle.


“Nella sua risposta l’Assessore Riboldi ci ha informati che è stato conferito mandato alla Società di Committenza della Regione Piemonte e la fornitura del farmaco è stata aggiudicata il 25 novembre scorsi, risultando, così disponibile per l’acquisto da parte delle Asl. Quindi, la Regione, su un tema tanto delicato, si chiama fuori: il farmaco è acquistato da SCR e tocca alle Asl organizzarsi per garantire la fornitura ai pazienti. Speriamo che tutto questo non dilati i tempi e peggiori la distribuzione già molto confusa” conclude Valle.

comunicato stampa

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