Ventitré persone arrestate e sequestri (di beni) per milioni di euro: è questo il risultato di una vastissima operazione antidroga, frutto di un'inedita cooperazione internazionale tra Italia e Brasile, che ha avuto il suo culmine proprio nella giornata di oggi. Cinque gli arrestati in Italia, tra la provincia di Torin, la Lombardia e la Calabria. Sequestrati automobili di lusso, attività commerciali, immobili.
L’azione, denominata Operazione Samba, è stata condotta sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, coinvolgendo i Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Torino, insieme alla Polizia Federale brasiliana e alle autorità di numerosi Stati brasiliani. "E' la prima volta che un'operazione del genere vede la luce. Più che i numeri, ci preme sottolineare l'importanza della collaborazione tra le autorità e le forze dell'ordine di Italia e Brasile", hanno spiegato i carabinieri di Torino.
Il narcotraffico su scala globale
Le indagini, iniziate nel 2019, sono riuscite a svelare un'articolata rete criminale transnazionale legata alla 'Ndrangheta piemontese e a potenti organizzazioni brasiliane. Già 5 anni fa portarono agli arresti degli ex-latitanti Nicola e Patrick Assisi (avvenuti in Praia Grande, San Paolo, nel 2019) e, due anni dopo, a quello di Vincenzo Pasquino, figura chiave della Ndrangheta piemontese, catturato in Paraíba nel 2021. Il sodalizio gestiva il traffico di tonnellate di cocaina dalla rotta atlantica verso l'Italia e l'Europa, utilizzando container via mare e aerei privati. Parallelamente, il denaro derivato dal narcotraffico veniva riciclato attraverso un complesso sistema di aziende e conti correnti internazionali.
Arresti e sequestri
L'operazione, eseguita in contemporanea su due continenti, ha portato a 5 arresti in Italia ma anche a 18 arresti in Brasile. Inoltre, sono stati sequestrati beni mobili e immobili in Sudamerica, ritenuti riconducibili ai proventi illeciti del traffico di droga, per un valore totale di diversi milioni di euro.
La cooperazione internazionale
Per la prima volta, una Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team) è stata istituita tra la Direzione Distrettuale Antimafia di Torino e le autorità giudiziarie brasiliane. La collaborazione ha permesso di documentare le attività criminali, con il supporto di Europol, Eurojust, Interpol e la Direzione Nazionale Antimafia italiana. La sinergia tra gli investigatori italiani e brasiliani ha inoltre portato a scoperte cruciali, tra cui l'uso del porto di Paranaguá come hub principale per il traffico di cocaina verso l’Europa.
"Questa operazione congiunta ha permesso di far nascere in Brasile altre due operazioni", hanno spiegato le autorità brasiliane. "La prima è Mafiusi, mirata a smantellare un’organizzazione dedita al traffico internazionale di droga e al riciclaggio di denaro nello Stato del Paraná; la seconda è Conexão Paraíba, focalizzata sulle ramificazioni delle organizzazioni criminali nel Paraíba, in particolare per quanto riguarda il narcotraffico internazionale".