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Politica | 09 dicembre 2024, 15:05

Quanto costano le prestazioni sanitarie? Due Ordini del giorno chiedono di scriverlo ai pazienti

Presentati rispettivamente dai primi firmatari Davide Zappalà (Fdi) e Mauro Salizzoni (Pd), sono stati discussi questa mattina in Commissione Sanità, presieduta dal vicepresidente Daniele Valle

Quanto costano le prestazioni sanitarie? Due Ordini del giorno chiedono di scriverlo ai pazienti

Far conoscere ai cittadini quanto costano le prestazioni diagnostiche e terapeutiche ricevute attraverso il Sistema sanitario regionale. È quanto prevedono, con sfumature diverse, i due Ordini del giorno presentati rispettivamente dai primi firmatari Davide Zappalà (Fdi) e Mauro Salizzoni (Pd) discussi questa mattina in Commissione Sanità, presieduta dal vicepresidente Daniele Valle.

“Ritengo importante – ha sottolineato Zappalà – far comprendere ai pazienti gli sforzi fatti dal pubblico per offrire una sanità di eccellenza e rendere il più possibile trasparenti i costi affrontati dalla Sanità pubblica attraverso chi paga le tasse”.

“I cittadini devono conoscere quanto la Sanità spende per chi ha bisogno di cure – ha evidenziato Salizzoni – perché spesso si è portati a pensare che il Servizio sanitario sia una cosa dovuta e illimitata. Informare il paziente e il medico curante sui costi delle terapie può essere utile a far prendere maggiore coscienza ai cittadini”.

Per Gianna Gancia (Lega) “si è persa completamente la cognizione dei costi affrontati dalla Sanità pubblica, di cosa vanno a finanziare le tasse e di quanta attenzione ricevono i pazienti. La consapevolezza del costo delle cure e delle prestazioni può favorire una cittadinanza consapevole”.

Paola Antonetto, intervenuta per Fdi con Gianluca Godio, ha suggerito di “fare presente il costo delle prestazioni ricevute anche ai pazienti esenti, che non di rado danno le cure per scontate”.

Per Silvio Magliano (Lista Cirio) “è importante avere contezza dei costi sia per il paziente sia per il medico curante, affinché possano rendersi conto di quanto costi la Sanità pubblica e di quanti e quali benefici dia”.

Davide Buzzi Langhi (Fi) ha avanzato la proposta di “inserire tra le voci anche la quota parte degli ammortamenti dei macchinari”.

Per Alberto Unia (M5s) “bisogna pensare bene al modo con cui comunicare i costi e far comprendere all’opinione pubblica l’importanza di ricevere dei servizi e di contribuirvi pagando le tasse”.

Alice Ravinale (Avs) ha sottolineato che “l’importante è far capire che si tratta di spesa pubblica pagata con le tasse dei cittadini, richiamando la necessità della contribuzione”.

Su proposta di Zappalà, Salizzoni si è detto favorevole alla presentazione in Aula, per la votazione, di un unico documento condiviso.

Su richiesta di Monica Canalis (Pd) la Commissione ha inoltre audito i rappresentanti del neocostituito Comitato per la promozione dei diritti delle persone non autosufficienti.

La presidente della Fondazione Maria Grazia Breda ha definito l’audizione “un segnale importante di attenzione alle esigenze delle persone non autosufficienti a causa di malattie croniche, disabilità irreversibili, minori con famiglie in difficoltà ed esigenze sanitarie”.

Ha spiegato che “scopo del Comitato è, come previsto dalla legge sul Terzo settore, intervenire con le proprie competenze nell’ambito della co-programmazione regionale in materia di non autosufficienza”, ha ricordato che molte delle associazioni di cui si compone il Comitato “hanno contribuito a scrivere diverse delibere” e ha annunciato “l’intenzione di partecipare alla stesura del nuovo Piano sociosanitario regionale” chiedendo alla Commissione che il Consiglio sostenga le loro istanze presso la Giunta.

“Conosciamo le storture del sistema – ha aggiunto – gli ostacoli e, per questo, siamo anche in grado di proporre percorsi costruttivi, volti a soddisfare le esigenze dei cittadini piemontesi non autosufficienti e intendiamo aiutare a riscrivere le delibere obsolete che risalgono al 2012, 2013 e 2016: sono la prima causa delle liste d’attesa e del conseguente impoverimento dei nuclei famigliari che hanno una persona non autosufficiente”.

Su vari temi, come l’autismo, la disabilità e l’affidamento dei minori, sono intervenuti Irene Demelas dell’Associazione Luce per l’autismo, Giuseppe D’Angelo dell’Unione lotta contro l’emarginazione sociale (Ulces), Carlo Comandone dell’Associazione Genitori di ragazzi con handicap (Grh), Alessia Comin dell’Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie, Marina Chiarmetta dell’Associazione volontari ospedalieri (Avo), Andrea Ciattaglia dell’Unione per la promozione sociale (Ups) e Vincenzo Bozza dell’Unione per la tutela delle persone con disabilità intellettiva (Utim).

Sono intervenuti, per richieste di spiegazioni, Canalis e Valle (Pd).

comunicato stampa

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