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Attualità | 09 dicembre 2024, 16:56

Assorbenti gratuiti di emergenza negli uffici comunali, il Comune ci pensa

La proposta di mozione di Amalia Santiangeli è stata accolta favorevolmente, ma sarà necessaria una valutazione e una sperimentazione

Assorbenti gratuiti di emergenza negli uffici comunali, il Comune ci pensa

Assorbenti gratuiti di emergenza negli uffici comunali, il Comune ci pensa

Assorbenti gratuiti negli uffici del Comune? Ecco la proposta che è arrivata in Consiglio e chiederà alla Giunta di verificare se sia possibile l'installazione di distributori automatici nei bagni delle sedi comunali. La proponente, Amalia Santiangeli (PD) ha presentato una proposta di mozione che è stata discussa in commissione pari opportunità e bilancio e che sarà votata - e quasi sicuramente approvata - nelle prossime sedute del Consiglio Comunale.

Santiangeli chiede di verificare la possibilità di installare all'interno delle sedi comunali, inizialmente per un periodo di prova, dei distributori automatici gratuiti di assorbenti mestruali "di emergenza", secondo l'esempio del Comune di Nichelino, che ha installato i distributori in 35 edifici comunali, nei nidi e nelle scuole, e del Politecnico. "Questo atto nasce da un'esigenza reale che ricade sulle figure femminili - ha spiegato Santiangeli -. Un'indagine del 2020 dell'Unione Europea ha evidenziato quanto la povertà legata al ciclo mestruale sia un problema costante nell’UE, dove si stima che una donna su dieci non possa permettersi prodotti sanitari adeguati. La strada di sostenibilità ambientale porta anche a sostenere l'utilizzo di assorbenti non inquinanti, ecologici e biologici, così il Parlamento Europeo nel 2021 ha invitato tutti gli Stati membri a eliminare l’imposta su assorbenti, coppette mestruali e altri prodotti".

La proposta è stata accolta favorevolmente dalla vicesindaca Michela Favaro, che ha la delega al personale, che ha però precisato come sia necessario effettuare prima una valutazione economica, visto il numero e la distribuzione degli uffici pubblici comunali. "Le donne tra i 20 e i 49 anni in servizio sono 1489 - ha riferito -, faremo una valutazione su come questa iniziativa possa essere realizzata. Dovremo fare una gara o valutare una sponsorizzazione se un'azienda fosse interessata. Visto il gran numero di sedi dovremo valutare se avviare una sperimentazione, forse sarebbe interessante nelle strutture dei servizi educativi dove c'è il maggior numero di donne tra i 20 e i 49 anni".

Francesco Capuano

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