Sono molte le amministrazioni comunali del territorio della Val di Susa che parteciperanno alla manifestazione organizzata dal movimento No Tav per oggi, domenica 8 dicembre, da Susa a San Giuliano. La scelta di aderire si fonda su tre motivazioni principali, condivise con determinazione dagli amministratori locali.
In primo luogo, si ribadisce che l’Alta Velocità Torino-Lione è un’opera "inopportuna e sproporzionatamente costosa". I vantaggi tanto annunciati continuano a rimanere insufficientemente giustificati, mentre i costi economici, ambientali e sociali sono evidenti e gravosi per il territorio.
In secondo luogo, il metodo con cui l’opera viene portata avanti dimostra una mancata attenzione ai territori. Le amministrazioni locali, spesso escluse dai processi decisionali, si trovano scavalcate senza motivazioni adeguate, come dimostrato dagli espropri avvenuti recentemente, che hanno ignorato il ruolo di mediazione e rappresentanza che gli enti locali devono svolgere.
Infine, la tutela della Piana di Susa rappresenta una priorità imprescindibile. Questo pezzo di valle rischia di essere irreversibilmente trasformato da cantieri che comprometteranno l’equilibrio ambientale e la qualità della vita dei residenti. Non si può accettare che un territorio così ricco di storia, cultura e natura venga sacrificato per un’opera che non risponde ai bisogni reali della comunità.
"La manifestazione dell’8 dicembre - spiegano gli attivisti - si pone in continuità con le mobilitazioni che da quasi 20 anni uniscono il territorio in una lotta per la difesa della valle e per un modello di sviluppo sostenibile, in grado di rispettare le comunità e l’ambiente".