La città di Torino, nella sua architettura, presenta la commistione tra gli stili più disparati. Tra questi il Liberty è, sicuramente, uno tra i più diffusi. Disseminati per le vie della città ve ne sono numerosissimi esempi. Uno degno di nota è casa Ponchia.
Sita al civico 128 di via Borgaro, all'angolo con via San Pancrazio, nel cuore del quartiere Madonna di Campagna, essa è frutto dell'estro creativo dell'architetto Ponchia.
Nell'ispirarsi alle forme di Pietro Fenoglio, padre dell'Art Nouveau torinese Ponchia realizza, nel 1920, un edificio estremamente particolare. Costituita da due piani fuori terra, casa Ponchia è sormontata, lateralmente, da una torretta. I fregi che decorano il sottotetto e che sottendono finestre e balconi del primo piano, sono stati realizzati tutti in cemento armato. Putti, cariatidi e decorazioni fitomorfe adornano, sovrastandoli, il portone d'ingresso e le finestre. Lungo l'angolo dell'edificio, in cima ad ulteriori decorazioni col medesimo soggetto, campeggia una statua, una Madonnina, a protezione di questo stabile così caratteristico, e dei suoi avventori.
Sì, perché casa Ponchia, così simile a quella di marzapane di Hänsel e Gretel, attualmente, non è più una semplice abitazione privata, ma una struttura ricettiva. Circondata un tempo da boschi e prati verdi, ora la villa si mescola con gli altri edifici limitrofi, ma merita di essere ammirata, almeno una volta, per la bellezza che offre a chiunque vi sosti dinanzi.