Eventi - 07 dicembre 2024, 12:32

“Puccini Dance Circus Opera” di compagnia Blucinque il 9 dicembre al teatro Colosseo

l progetto vuole rendere omaggio, nel centenario pucciniano, a uno dei più grandi compositori di sempre

Il 9 dicembre alle 21 va in scena al teatro Colosseo - unica data torinese - lo spettacolo Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti di compagnia blucinQue, frutto di una co-produzione tra la compagnia diretta da Caterina Mochi Sismondi e l’Orchestra della Toscana, con il sostegno del Centro blucinQue Nice.

 

Il progetto vuole rendere omaggio, nel centenario pucciniano, a uno dei più grandi compositori di sempre, che con la sua arte ha reso immortali le protagoniste delle sue opere. Un coro di donne in movimento, portatrici di talento e capaci di scegliere e agire per affermare la propria identità, i propri diritti e i propri ideali. Donne che cedono alle debolezze, rimangono spiazzate dalle lotte e dalle vertigini della vita e amorose, e cadono per poi rialzarsi e reagire per trasformare l’ambiente, trovare nuove prospettive, a volte anche drammatiche, e affrontare le sfide per rinnovarsi. In scena teatro, danza, musica dal vivo, opera lirica e circo contemporaneo, per un totale di 12 artisti coinvolti: 7 performer, un trio d’archi, una musicista di elettronica e violoncello diretti dalla coreografa Mochi Sismondi, ideatrice dello spettacolo, cui si aggiungono, nella forma maior che va in scena a Firenze, Lucca e Parma, una direttrice d'orchestra – Gianna Fratta - e 37 musicisti. Elisa Mutto vestirà i panni di Madama Butterfly, Sara Frediani quelli di Tosca, Marta Alba sarà Turandot, Iolanda del Vecchio Manon Lescaut e Rocio Belen Reyes Patricio sarà Mimì, mentre l’attore Ivan Ieri e l’acrobata e rigger Michelangelo Merlanti daranno voce e corpo a Puccini stesso. Il lavoro sulla musica elettronica è a cura della compositrice e violoncellista Beatrice Zanin, che dirige il trio d’archi con Irene Dosio, Maria Sandu e Nadia Marino.

 

Sul palco uno spettacolo onirico per raccontare storie di donne e di emozioni. “La volontà è quella di parlare intimamente al pubblico per portarlo in un viaggio visionario - dice l’ideatrice e regista dello spettacolo, Caterina Mochi Sismondi -. Lavorare su Puccini è stato un invito a cogliere nelle sue donne il coraggio di osare e il desiderio e la capacità di affermare un’identità e trasformare l’ambiente, andando oltre ogni limite”.

 

Dalle opere del compositore non emerge dunque una tipologia di donna, ma un intero universo collegato e che ruota intorno alle protagoniste. Lo sguardo pucciniano le rende non più solo eroine, ma creature normali, che vivono imprevisti e sogni, donne chiamate a scegliere, a volte a un bivio e sempre in cerca di una soluzione che possa fare emergere forza e valore. Il movimento e l’uso dello spazio in questo “coro di corpi” si struttura in coreografie aeree e terrene e scorci di testo e immagini frammentate e oniriche. In tale contesto le donne si preparano, si sostengono, cadono e si rialzano, viaggiano nel tempo, tra passato presente e futuro, e nello spazio teatrale si spostano come un’onda, tra scena e fuori scena, con una scenografia costruita su più livelli. Le donne di Puccini parlano alle donne e agli uomini di oggi e fanno riflettere sull’identità femminile del nostro tempo.