Prosegue con gli interventi degli avvocati della difesa il processo Eternit Bis di fronte alla Corte d’Assise d’Appello di Torino, presieduta da Cristina Domaneschi, nei confronti magnate svizzero dell’Eternit Stephan Schmidheiny, condannato il 7 giugno 2023 a 12 anni di reclusione in primo grado dalla Corte d’Assise di Novara.
Nell’udienza del 4 dicembre 2024, sono continuate le arringhe della difesa. Presenti in aula i rappresentanti di Sicurezza e Lavoro, ammessa come parte civile nel processo.
Astolfo Di Amato, avvocato di Schmidheiny, sempre assente durante il processo, ha espresso "dolore" per una "tragedia che ha colpito migliaia di vittime", uccise da "una malattia orribile come il mesotelioma pleurico", a causa della quale "si muore soffocati".
Un dramma che "ha colpito una comunità esemplare, moralmente integra", ha aggiunto, dicendo che "siamo orgogliosi di aver conosciuto Romana Blasotti Pavesi", presidente dell’associazione dei familiari delle vittime Afeva, scomparsa l’11 settembre 2024, a 95 anni.
L'avvocato Astolfo Di Amato ha poi però messo in discussione che l’amianto rinvenuto nella città di Casale Monferrato (Alessandria) e dintorni, anche in tantissime abitazioni private, sia stato distribuito dall’imputato. Ha quindi ribadito che sarebbero stati fatti ingenti investimenti negli stabilimenti Eternit in Italia per migliorare le condizioni di lavoro e ambientali.
La prossima udienza è in programma nella maxi aula 1 del Tribunale di Torino alle ore 9 di mercoledì 11 dicembre 2024. Interverrà l’avvocato della difesa Guido Carlo Alleva. Seguiranno le repliche delle parti.
È però difficile che si possa arrivare a sentenza entro la fine dell’anno, come si era inizialmente ipotizzato. La sentenza dovrebbe arrivare a inizio 2025.