Politica - 05 dicembre 2024, 17:37

Molinette, Conticelli (Pd) "I ricoverati per disturbi del comportamento alimentare non devono stare in psichiatria"

La consigliera regionale dem: "Attendo ancora una risposta alla mia interrogazione"

La consigliera regionale del Pd Nadia Conticelli

"Non basta l'indignazione per quanto accaduto alle due ragazze  ricoverate all'ospedale Molinette di Torino a causa di disturbi alimentari e stuprate nel reparto di psichiatria; aspetto da un mese che l’assessore alla Sanità risponda alla mia interrogazione in merito all’applicazione della legge sui Disturbi dell’alimentazione approvata all’unanimità nel 2022" : lo dichiara la consigliera regionale Nadia Conticelli.

"Manca del tutto una struttura residenziale pubblica o convenzionata nella nostra regione e soprattutto mancano percorsi specifici nei Centri di salute mentale territoriali e negli ospedali - aggiunge la consigliera dem -. I o le pazienti  ricoverati in urgenza per le conseguenze di disturbi del comportamento alimentare  devono essere ospitati in reparti appropriati per affrontare la loro condizione di fragilità".

"La stessa legge 10 del 2022 in merito alla prevenzione e cura dei DCA prevede infatti che alle e ai pazienti con anoressia, bulimia e altre patologie correlate e riconosciute come psichiatriche sia riservato un trattamento specifico, previsto dal "Codice lilla" che deve essere riconosciuto al triage per identificare la fragilità del paziente, e che non sappiamo se viene applicato o meno - continua Conticelli - . Da mesi chiediamo a che punto sia l'applicazione di questa legge in Piemonte e avevo chiesto anche una informativa urgente da parte dell’assessore in IV commissione. Non solo, il mio emendamento alla manovra di assestamento che chiedeva 500 mila euro sul capitolo dedicato all’applicazione della legge, nel limbo dell’approvazione del nomenclatore per l’inserimento di questi disturbi nei Lea, è stato bocciato dalla maggioranza".

"Nella prossima seduta di consiglio presenterò una nuova interrogazione urgente  affinché si riferisca non solo sul come è stato possibile che le pazienti non fossero né osservate, ne tutelate nella loro riservatezza ma sui colpevoli ritardi nell’applicazione di una legge regionale", conclude la consigliera regionale del PD.

comunicato stampa