Cronaca | 04 dicembre 2024, 11:40

Movida, stop a lattine di birra e alcol dopo le 21 in venti zone di Torino: la mappa

Dopo via Di Nanni, la Città estende il divieto alla vendita per asporto alle bibite in vetro e contenitori: "Problema di decoro e sicurezza"

Movida, stop a lattine di birra e alcol dopo le 21 in venti zone di Torino: la mappa

Caos, assembramenti e risse in strada. Dopo via Di Nanni, il Comune di Torino vuole estendere lo stop alla vendita per asporto di alcolici, lattine e bibite in vetro ad altre venti zone del capoluogo. Da via Guido Reni, via Onorato Vigliani e corso Siracusa nella zona sud, a via Orvieto e via Baltea a nord, la misura va a colpire in particolare i minimarket e bangla.

Risse e urla

L'obiettivo è ridurre i problemi di microcriminalità, ma anche i disagi dei residenti, che tutte le notti si trovano a fare i conti con ubriachi, urla e litigi tra sbandati. A presentare la novità in commissione gli assessori al Commercio Paolo Chiavarino e alla Sicurezza Marco Porcedda.

"Questo atto - ha spiegato Chiavarino, chiarendo come la misura sia stata condivisa anche con le associazioni di categoria - nasce dalla forte richiesta di tutte le Circoscrizioni nel cercare di preservare alcune zone, laddove sono presenti minimarket che fanno convergere clienti, con rumore e litigi". 

Stop all'asporto dalle 21 alle 7

La delibera, che dopo il passaggio della bozza in Commissione dovrà essere approvata Giunta, stabilisce quindi lo stop alla vendita di qualsiasi bevanda in contenitore di vetro e lattine per asporto tra le 21 e le 7 di mattina. Un provvedimento che verrà adottato in via sperimentale fino al 31 dicembre 2025 in venti aree, a cui si aggiunge appunto via Di Nanni dove è già in vigore.

"C'è un problema di decoro e sicurezza - ha spiegato l'assessore Porcedda - attorno ad alcune zone". Disagi confermati dai dati, come ha chiarito l'esponente della giunta. Le vie e strade oggetto della stretta sono state in prima battuta segnalate dalle Circoscrizioni, ma poi è stata fatta una  "mappatura con verifica sugli interventi fatti dalla Municipale nel tempo". A questo si sommano, come ha chiarito Marco Porcedda, "le segnalazioni ricevute dal 112 per problemi di ordine e sicurezza pubblica". 

La mappa

Al momento la delibera è ancora in bozza, quindi la mappa dei nuovi divieti potrebbe subire delle leggere variazioni. Lo stop di vendita per asporto di lattine e bottiglie in vetro tra le 21 e le 7 potrebbe essere applicato per la Circoscrizione 2: nel quadrilatero tra via Sanremo, via del Prete, via Don Grioli; nell'area tra le vie Monte Novegno, via Castelgomberto, via Guido Reni; via Onorato Vigliani dal 117 al 203 (zona via Amari) e dal civico 2 e 26;  corso Sebastopoli dal 149 a 153; corso Siracusa dal 112 al 150; via Barletta dal 56 al 72; corso Unione Sovietica dal 580 al 596.

Ma il provvedimento stabilisce anche restrizioni per la zona nord. Nelle Circoscrizioni 5 e 6: nel quadrilatero tra le via Brusa, via Mazzè, corso Lombardia; tra le vie Viterbo e corso Toscana; tra le vie Orvieto e corso Benedetto Brin; in via Renato Martorelli dal civico 1 a 57; tra vie Baltea e corso Vercelli; attorno a piazza Bottesini; nell'area tra piazza Derna e corso Taranto. 

Giro di vite anche alla 7: nell'area tra Lungo Dora Napoli, Lungo Dora Firenze, via Aosta, corso Brescia e corso Emilia; tra le vie Bra e corso Giulio Cesare; nel quadrilatero compreso tra le vie Degli Artisti, via Napione, corso Regina e via Guastalla. Stop al vendita di asporto tra le 21 e le 7 per bangla e minimarket nella Circoscrizione 8: corso Maroncelli dal civico 14 a 63; piazza Galimberti ed infine piazza Carducci.

I commenti

Una misura accolta con favore dai consiglieri Simone Fissolo (Moderati) e Pierlucio Firrao (Torino Bellissima). "Ora - ha aggiunto Fissolo - diamo alla Municipale il giusto numero di risorse per fare i controlli".

Gli esponenti della Lega Giuseppe Catizione e Domenico Garcea di Forza Italia hanno chiesto il pugno duro con le attività che infrangono le regole, prevedendone le chiusura. Per l'esponente di Sinistra Ecologista Emanuele Busconi: "Si tratta di un intervento tampone, che non va a colpire le cause". 

Per il consigliere del Pd Tony Ledda, che nel 2022 aveva presentato una mozione sul tema con la collega Nadia Conticelli, il provvedimento: "non è una limitazione alla socialità, ma un tentativo concreto di preservare la qualità della vita nei quartieri". Un approccio condiviso dal capogruppo dem Claudio Cerrato, che lo definisce: "un'azione per migliorare la sicurezza e prevenire assembramenti, urla e risse".

Cinzia Gatti

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