Attualità | 04 dicembre 2024, 11:36

Ecco la talpa dell'Idropolitana: scaverà a 20 metri di profondità sotto Torino [FOTO E VIDEO]

Con la tecnica del Tbs opererà a venti metri di profondità. L'opera permetterà il defluire degli eventi meteo estremi. Saranno attivati 50 pozzi durante le operazioni di scavo

La "talpa" che scaverà sotto Torino - Foto di Daniele Caponnetto

La "talpa" che scaverà sotto Torino - Foto di Daniele Caponnetto

La data scelta è simbolica. Il 4 dicembre non si celebrano solamente i Vigili del Fuoco per Santa Barbara. Ma è anche la festa di minatori, artiglieri, geologi e matematici: qualunque mestiere abbia a che fare con fuoco, esplosivo e calcoli. Tutti aspetti fondamentali per la realizzazione della futura Idropolitana di Torino.

Il varo del Tbm, sottoterra fino al 2027

E il varo della TBM, la talpa che scaverà negli abissi della Città, avviene proprio oggi e partirà dalla Strada dell'Arrivore per poi riemergere a sud, all'altezza di Casa Ugi, dopo l'area ospedali, per una lunghezza di circa 10 km scavando per 20 metri al giorno circa. Le operazioni andranno avanti per più di 1.500 giorni con la fine prevista a settembre 2027.

Verso il depuratore di Castiglione Torinese

La “talpa”  avrà un diametro interno di 3.200 mm. Con la nuova Idropolitana verranno convogliate le acque domestiche, industriali e meteoriche che da sud andranno a nord verso il depuratore centrale di Castiglione Torinese.

Un’opera necessaria anche per permettere di defluire le portate d'acqua degli eventi estremi, crescenti in tempo di cambiamento climatico.

Da oggi prenderà il via lo scavo e procederà con la tecnica meccanizzata del TBS (Tunnel Boring Machine), uno strumento con testa fresante che opererà a venti metri di profondità. Il sistema collaudato arriva dalla Germania e permette, oltre allo scavo, di applicare i conci in acciaio e cemento mentre la macchina procede a scavare il tunnel.

53 pozzi e un 'treno' da 130 metri

Sul percorso verranno attivati 53 pozzi. Tra questi i principali saranno quattro - con diametri tra i 15 e i 16 circa. Mentre il più grande - 25 metri di altezza per 22 metri di profondità - è stato attivato al parco dell’Arrivore, proprio dove partiranno gli scavi il 4 dicembre. Qui sarà immerso il “treno” di 130 metri che porterà a Torino la nuova infrastruttura idrica.

L'opera, oltre ad interessare la Città di Torino, è a servizio di 20 comuni metropolitani della zona sud ed ovest della Città: Beinasco, Bruino, Cambiano, Candiolo, Chieri Pessione, La Loggia, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Piobesi, Piossasco, Poirino, Riva di Chieri, Rivalta di Torino, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Villastellone e Vinovo.

Le autorità presenti

Presenti all'inaugurazione il Sindaco di Torino e di Città Metropolitana, Stefano Lo Russo, l'Assessora all'Ambiente e Viabilità Chiara Foglietta, la Presidente dell'Ato3 Torinese, Loredana Devietti Goggia, il Presidente SMAT, Paolo Romano, l’Amministratore delegato, Armando Quazzo e i vertici delle Imprese costruttrici Itinera, con il Presidente Gianni Luciani, e Ghella, con il Presidente Enrico Ghella, che per questa opera sono riunite nel Consorzio COLMETO S.c.a.r.l.

Daniele Caponnetto

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