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Cultura e spettacoli | 04 dicembre 2024, 15:53

Gabriele Maquignaz, il pittore che dipinge con il fucile in mostra al Museo MIIT

Dal 15 dicembre al 15 febbraio

Gabriele Maquignaz, il pittore che dipinge con il fucile in mostra al Museo MIIT

Da domenica 15 dicembre 2024 una selezione attenta e rigorosa di una prestigiosa collezione internazionale che unisce un centinaio di lavori di Gabriele Maquignaz sarà esposta nelle sale del Museo MIIT di Torino.

La raccolta, appartenente ad un noto collezionista estero ed acquisita nel corso degli anni, comprende opere del Maestro relative a tutta la sua ricerca sviluppata nel corso dell’ultimo ventennio, in un percorso unico per originalità e intensità espressiva che, dagli esordi degli anni Duemila, ha caratterizzato la sua produzione, tra genialità artistica e spiritualità.

In particolare, l’esposizione si concentrerà sulla serie dei Big Bang, la più recente sperimentazione di Gabriele Maquignaz, presentando quindi una parte significativa dell’importante collezione privata da cui provengono. Dalle sue ormai famosissime Porte dell'Aldilà, scaturite da un taglio codificato e ragionato della tela per permettere all'artista l'attraversamento della dimensione umana verso quella divina, autentici iconici passaggi dell'anima creativa da una fisicità terrena a una immaterialità sacrale, si giunge ora al Big Bang; uno sparo mistico e spirituale che ci interroga in merito alle eterne questioni morali e ancestrali dell'Uomo: la sua provenienza, la propria energia, il suo destino, la drammatica lotta tra la vita e la morte. Creando il Big Bang, sparando sulla tela e facendo esplodere il colore, Gabriele Maquignaz prosegue il suo percorso sperimentale e concettuale unico e profondamente legato all'utopia della salvezza. Dopo aver oltrepassato le 'Porte' della conoscenza del bene e del male, dell'esistenza nell'arte, l'artista opera ora in un'altra dimensione, quella da lui raggiunta squarciando il velo che divide l'uomo-artista dallo spirito creatore.

Nella serie dei Big Bang il Maestro ritrova e ricrea l’origine del tutto, ne codifica, ancora una volta, come già era avvenuto nel Codice Maquignaz, così ben illustrato nella splendida pubblicazione Skira del 2020, l’evoluzione e la storia, con una coerenza concettuale e ideologica unica, stimolante, innovativa nel mondo del contemporaneo. Per questo, forse, non è azzardato dire, con le parole del grande scienziato Stephen Hawking, che nella relatività non esiste un unico tempo assoluto, ma che ogni singolo individuo ha una propria personale misura del tempo, che dipende da dove si trova e da come si sta muovendo... Gabriele Maquignaz sta esplorando mondi nuovi dell'arte e lo fa con la forza dell'idea, di un concetto perennemente in evoluzione tra la materia e lo spirito, quindi universale ed eterno che anticipa, completa e dà nuova origine a tutto quanto finora espresso.

 


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