Cronaca - 03 dicembre 2024, 13:45

Bigliettopoli: archiviate le accuse contro l'ex senatore del PD Stefano Esposito

L'esponente dem: "Dopo 2589 giorni si chiude un incubo giudiziario". Il segretario Mazzù: "Giustizia ha funzionato, ma tempi troppo lunghi"

Bigliettopoli: archiviate le accuse dell'ex senatore del PD Stefano Esposito

Archiviata da un gip del tribunale di Roma, su proposta della procura capitolina, la posizione dell'ex senatore torinese Stefano Esposito nell'ambito dell'inchiesta che prese il nome di 'Bigliettopoli'.

Corruzione e turbativa d'asta le accuse

I reati ipotizzati a carico dell'esponente del PD erano di corruzione, turbativa d’asta e traffico di influenze legati a presunti scambi di favori con l'imprenditore Giulio Muttoni, ex patron della società promotrice di spettacoli musicali Set Up Live,  che nel 2015 fu raggiunta da un'interdittiva antimafia spiccata dalla prefettura di Milano.

La maxi inchiesta era stato avviata nel 2017 dalla Procura di Torino su accuse del procuratore aggiunto Enrica Gabetta e dal pm Gianfranco Colace. In seguito, per la parte che riguardava Esposito, il procedimento fu trasferito a Roma per decisione della Cassazione.

Esposito: "Dopo 2589 giorni si chiude un incubo giudiziario"

"Dopo 2589 giorni - scrive Stefano Esposito su Facebook - si chiude un incubo giudiziario: i magistrati romani hanno archiviato tutte le accuse contro di me, dimostrando che i reati ipotizzati erano del tutto infondati".

"Questa vicenda, - aggiunge l'esponente dem - basata su congetture e condotta in violazione della legge, ha segnato indelebilmente la mia vita e quella della mia famiglia. Oggi la verità è emersa, ma resta l’amarezza per sette anni di sofferenze. Continuerò a raccontare la mia storia affinché nessuno subisca ciò che ho vissuto io".

Mazzù: "Tempi giustizia troppo lunghi"

"Il Pd di Torino - commenta il segretario Metropolitano Marcello Mazzù, sull'archiviazione delle accuse- esprime soddisfazione per la fine di questo travagliato periodo, e questa e la dimostrazione che i diversi gradi di giudizio della Giustizia hanno funzionato, anche se i tempi sono stati ancora troppo lunghi".