"Ci ha lasciati amareggiati l'atteggiamento del Sovrintendente che, nonostante sapesse da tempo dell'iniziativa, ha deciso di confermare la rappresentazione così come se nulla potesse succedere in occasione di uno sciopero generale". Con questa parole si esprime la nota diffusa dalle segreterie di SLC CGIL Piemonte e UILCOM UIL Piemonte, in appoggio alle Rsu del Teatro Regio, dopo quanto successo venerdì scorso.
Il 29 novembre c'era lo sciopero generale contro la manovra e molti lavoratori anche delle fondazioni liriche hanno aderito all'agitazione. Ma la replica delle "Nozze di Figaro", prevista per quella sera al Teatro Regio di Torino, si tenuta ugualmente, anche se in formato ridotto, come lo stesso sovrintendente Mathieu Jouvin ha spiegato al pubblico in sala.
"Aver comunicato al pubblico presente che l'opera sarebbe andata in scena in modalità ridotta, scaricando questo come responsabilità di chi aveva scioperato e perimetrando su di una singola figura tale responsabilità, ci è sembrato un gesto scorretto e immaturo", attaccano i sindacati.
Questa la replica arrivata da parte del Teatro Regio: "In merito a quanto accaduto in occasione della recita di Nozze di Figaro programmata il 29 novembre, in concomitanza con lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL, la Direzione del Teatro Regio ritiene necessario comunicare che le scelte compiute in questo frangente sono state pensate in modo tale da contemperare le aspettative e la tutela del pubblico con il giusto rispetto del diritto di sciopero.
Per quanto riguarda il pubblico, 48 ore prima della recita le persone con biglietto o abbonamento sono state informate capillarmente via email che il Teatro, a seguito della proclamazione di sciopero generale, non era in condizione di garantire il regolare svolgimento della recita, informazione pubblicata contestualmente sul sito del Regio.
Venerdì 29, essendo lo sciopero indetto da 2 sigle sindacali su 5 presenti in Teatro, si è atteso sino all’orario di entrata in servizio di tutto il personale coinvolto nella recita per verificare le effettive condizioni di svolgimento della stessa. Poiché la maggior parte del personale impegnato per la recita era programmato dalle ore 19.30, non era possibile prendere una decisione prima di questo momento.
La situazione, che ha visto presenti Orchestra, Coro e cantanti solisti, ha consentito di proporre un’esecuzione dell’opera in forma semiscenica e senza i recitativi, proposta rispetto alla quale è stata data piena libertà al pubblico di scegliere se rinunciarvi, e avere il rimborso completo del biglietto, o se assistervi, scelta attuata da quasi 600 persone, che hanno ricevuto uno sconto del 20% per un ulteriore acquisto a titolo compensativo, non essendo percorribili forme di rimborso parziale.
La Direzione del Teatro ritiene dunque di aver agito nel preciso rispetto del diritto sindacale e di lavoratrici e lavoratori, e si assume la responsabilità delle scelte, attuate con l’unico obiettivo di ricambiare la fiducia del pubblico", conclude la nota del Regio.