The KVB arrivano allo sPAZIO211 il 3 dicembre alle 21 il duo multidisciplinare nato a Londra nel 2010 e formato da Nicholas Wood e Kat Day, torna con il suo ottavo album, Tremors. Con questa nuova produzione, i KVB riprendono le atmosfere oscure e abrasive dei loro primi lavori, fondendo post-punk, shoegaze e synthwave in un mix di apocalittiche sonorità industrial e pulsioni darkwave. Il risultato? Un’esperienza sonora e visiva che è puro stile KVB, intrecciando riferimenti a Cure, New Order e Sisters of Mercy con la loro impronta inconfondibile.
The KVB non è solo musica: Kat Day cura l’estetica visiva del progetto, esplorando richiami al brutalismo, evidente anche nella copertina e nei tre videoclip che accompagnano i singoli dell'album. I brani, da "Negative Drive" a "Labyrinths", alternano passaggi introspettivi, ritmi da dancefloor dark e pulsazioni dream-pop, mostrando una maturità artistica che reinterpreta e rinnova la tradizione new wave senza limitarsi al revival.
In un panorama affollato di artisti che esplorano le stesse influenze, i KVB rimangono una presenza incisiva e sofisticata, capaci di tradurre atmosfere distopiche in un’estetica sonora e visiva che non perde un colpo.
Le Feste Antonacci in concerto invece 1 il 6 dicembre alle ore 21.
Il duo italiano di musica elettro-pop è nato nel 2018 a Parigi ed è composto da Leonardo Rizzi, originario di Siena, e Giacomo Lecchi D'Alessandro, originario di Genova. L’ispirazione per il progetto arriva dai videoclip di Biagio Antonacci, descritti da loro come "pieni di ragazze affascinanti vestite di bianco che sorseggiano champagne".
L’entrata nel mondo del pop è sancita nel novembre 2018 dal primo profetico EP: “Grandi Successi”. Seguono i singoli “Sigarette”, “Bassline” e lo short EP concept “Di poche parole”, la cui traccia ”La vita fa schifo” si è curiosamente metamorfizzata in “Festa” by Andrea Bocelli. Dopo aver pubblicato a maggio il brano “Uomini nudi”, a fine gennaio uscirà per Panico Dischi un nuovo album di matrice assisiate/club che esplora la distruzione dell’ego, il disagio della provincia, l’inquietudine per un futuro sempre più scuro e l’amore come chiave di volta nel sempiterno molto attuale sentore di apocalisse.
Per info: www.spazio211.com