La bellezza ed il fascino di ogni opera architettonica, di qualunque tipologia o genere essa sia, non si misura solo attraverso le sue fattezze in sé, ma altresì nei significati e nelle simbologie che racchiude.
Questo è il caso, ad esempio, della fontana Igloo, frutto dell'estro creativo di Mario Merz, uno dei principali esponenti dell'Arte Povera. Collocata lungo corso Mediterraneo, una delle arterie torinesi più importanti che collega la città da nord a sud, essa riprende la principale foggia archetipica dell'artista ossia, appunto, l'igloo.
La scelta relativa alla realizzazione di questa struttura è da riferire, principalmente, ai valori di cui essa si fa portavoce: l'igloo infatti è un riparo elementare e rappresenta, per antonomasia, il simbolo del rapporto tra la natura e il carattere migratorio dell'uomo.
Dal punto di vista strutturale, invece, la fontana è costituita da una semisfera centrale, ricoperta quasi interamente da lastre in pietra su cui aderiscono quattro neon rossi recanti ognuno uno degli altrettanti punti cardinali. La vasca entro cui è inserito l'igloo è di forma rettangolare, ha il diametro di 12 metri ed è costellata da alcune canne oblique da cui zampillano sottili getti d'acqua.
Ideata ed installata nel 2002, Igloo merita di essere ammirata almeno una volta, per la sua particolarità estetica e per i contenuti che cela.