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Attualità | 01 dicembre 2024, 17:47

A Torino c'è una statua inquietante ma che cela un messaggio profondo: la metamorfosi

Sapete dove si trova? Conoscete la sua storia ed il suo significato?

statua affacciata da un balcone

Metamorfosi, frutto dell'estro creativo dell'artista torinese Paolo Grassino

Le opere di arte contemporanea, dietro a parvenze e forme apparentemente bizzarre e, talvolta, inquietanti, celano significati profondi, solitamente positivi.

Questo è il caso della Metamorfosi, frutto dell'estro creativo dell'artista torinese Paolo Grassino.

Nel percorso che da via Po sbocca in piazza Vittorio Veneto, proprio nello stabile sull'angolo sinistro tra le due, è impossibile non notarla. Letteralmente"affacciata" da uno dei balconi che si aprono sul primo piano, quello di un collezionista che l'ha acquistata, essa è una statua interamente in alluminio e raffigura un uomo incappucciato e senza volto, da cui si dipartono ramificazioni.

La mancanza di questa parte del corpo vuole simboleggiare la perdita di identità dell'uomo, sempre più vuota e soggetta ad omologazione. Di contro, i rami che si originano dal cappuccio privo di contenuto e che si sviluppano in avanti, secondo l'autore dell'opera, hanno due significati. Anzitutto la proiezione verso il futuro - da qui, Metamorfosi, il suo titolo - ma soprattutto un ritorno alla natura e, dunque, la capacità dell'uomo di adattarsi e migliorarsi cercando, però, di recuperare ciò che, di buono, abbiamo costruito.

Un inno al progresso, quindi, ma senza mai perdere di

vista ciò che siamo stati e siamo tuttora, nel pieno rispetto di ciò che ci contraddistingue e ci rende unici.

 

Federica De Castro

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