Compravano e vendevano online, secondo le tecnologie più avanzate. Ma era tutto falso. Sono così finite nei guai due persone, incastrate dalle indagini della Polizia postale di Torino. Il giro d'affari stimato è di oltre 600mila euro.
La coppia, residente in provincia di Latina, attraverso telefonate in stile call-center proponeva a potenziali vittime operazioni per rendite finanziarie molto elevate a fronte di ingenti versamenti di denaro.
Piani di investimento che ovviamente erano spacciati per "sicuri": la vittima, se cascava nella trappola, doveva registrarsi su piattaforme finanziarie create appositamente, che simulavano l’esistenza di falsi grafici di fluttuazione degli investimenti. Tutto vero. Tutto reale. O quasi.
Due anni di indagini hanno permesso agli investigatori di scoprire che i flussi finanziari riconducibili agli indagati venivano trasferiti su conti intestati a società di comodo, con sede all’estero, venendo poi "ripuliti" con passaggi e trasferimenti successivi, anche tramite criptovalute.
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